Superbike, emozioni e pienone
Il weekend di Monza gara per gara

Monza - Oltre 60mila moto e 118mila presenze per il fine settimana monzese in autodromo. La Superbike non cessa di raccogliere consensi tra gli appassionati delle due ruote che quest’anno hanno però dovuto rinunciare alla tradizionale invasione di pista a causa dello slittamento di programma della Superstock 600 dopo gara due della classe regina. Il motivo: recuperare l’ora di ritardo della partenza di gara 1 dopo il pauroso incidente che ha caratterizzato la partenza della manche di mezzogiorno. La festa c’è stata comunque, nei paddock, dove i motorhome sono stati pesi d’ assalto per il classico rituale degli autografi e dei ‘cimeli’ da portare a casa: gomme consunte, pezzi di carene in frantumi che in questo appuntamento sono stati abbondanti in tutte le classi.

Haga-pensieri
- Il pilota di casa, il nippobrianzolo Nori Haga, ha mancato il primo gradino del podio in tutte e due la gare perdendo l’occasione di spiccare definitivamente il volo in classifica generale, al riparo dalle insidie del texano della Yamaha. Qualche screzio forse c’è stato anche con il giovane compagno Michel Fabrizio, che di stare dietro non ne voleva proprio sapere e anzi è decollato in classifica con un primo e un secondo che ha mandato ugualmente in delirio i ducatisti.

Spies e la crisi
- Le imprecazioni certamente si sono sprecate nel box della Yamaha ufficiale e nel casco di Ben Spies, che poteva chiudere la partita con una vittoria secca in tutte e due le manche, ma che ha dovuto fare i conti con la crisi petrolifera e la benzina venuta a mancare tristemente nel serbatoio a 50 metri dalla bandiera a scacchi. Poco male: l’eroe di Monza resta comunque lui, nonostante le classifiche. Non fosse altro perché per Spies la pista rappresentava una novità assoluta.

Varianti pericolose
- Dell’incidente di gara uno si è già detto molto; idem per la pericolosità della prima variante che resta sempre più invisa ai piloti dei bolidi, siano essi a due o a quattro ruote. E comunque per Neukirchner (frattura perone e femore, lussazione piede) stagione finita. Se ne riparlerà nel 2010.

Le classi minori
- Spettacolari anche le classi minori: Claudio Corti vince in Superstock 1000 per soli 10 millesimi di secondo su Xavier Simeon, superandolo anche di un punto nella classifica generale. Terzo in gara Javier Fores su Kawasaki. In Supersport vittoria annunciata dell’asso pigliatutto Cal Crutchlow, su Yamaha, seguito da Joan Lascorz (Kawasaki Zx –6R) e Fabien Foret (Yamaha R6). In Superstock 600 podio tutto appannaggio di Yamaha: vince Danilo Petrucci che precede, a classifica rivista in tarda serata per irregolarità, Vincent Lonbois e Jeremy Guarnoni.
Sabrina Arosio

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