Società e Costume
Giovedì 17 Febbraio 2011
Supercomputer imbattibile:
sconfitti i campioni del quiz
Ha vinto l'intelligenza artificiale: un super-elaboratore Ibm che aveva lanciato il guanto di sfida ai due maggiori leader del quiz televisvo in America, ce l'ha fatta riuscendo non solo a rispondere ma anche a cavarsela con le ambiguità del linguaggio
Watson, il supercomputer IBM che ha sfidato i due campioni del popolare telequiz americano Jeopardy, ha chiuso mercoledì la partita, trasmessa lungo tre serate sulla rete televisiva ABC, con 77.147 dollari contro 24.000 per il campione di tutti i tempi del quiz, Ken Jennings, e 21.600 per Brad Rutter, secondo nella classifica di sempre del gioco.
Una data storica per i computer, che dopo la vittoria a scacchi del 1997 di Deep Blue (un altro prodotto IBM) contro il campione del mondo Garry Kasparov hanno conquistato anche il terreno ben più difficile di un gioco che non solo richiede un sapere enciclopedico, ma anche l`abilità di capire in fretta le ambiguità verbali delle domande, spesso costruite a tranello sulle parole omofone di cui è ricco l`inglese.
"Una cosa impensabile vent`anni fa", ha detto al New York Times Edward Feigenbaum, professore d`informatica della Stanford University. I giornali Usa hanno messo la notizia in apertura dei loro siti dopo la vittoria del computer (che prende il nome dal fondatore dell`IBM, Thomas G. Watson).
Gli articoli sono spesso di tono preoccupato, come se l`era dei computer intelligenti che conquisteranno il mondo fosse cominciata il 16 febbraio dell`anno 2011.
E` arrivato davvero il momento di preoccuparsi per il futuro dell`umanità dominata da macchine intelligenti? No, secondo David Ferrucci, lo scienziato che dirige il team Watson all`IBM. "Penso che l`intelligenza umana continuerà a prevalere su quella informatica, non il contrario", ha detto dopo la partita storica. "Quando è arrivata Internet, non ci ha consumato. Noi siamo suoi consumatori".
Del resto, anche lo stupefacente Watson (la definizione è di Ken Jennings, che ha perso con classe: "Mi sono divertito e lo rifarei di corsa", ha detto) è tutt`altro che perfetto. E` raro che il computer non sappia cosa rispondere alle domande del quiz. Ma succede che non capisca le sottigliezze del linguaggio e sbagli clamorosamente, a volte comicamente, come uno scolaro che non sapendo la lezione tenta di cavarsela buttando lì una risposta che c`entra qualcosa con la domanda.
Ma questo non ha impedito a IBM di gettarsi nel tentativo di commercializzare la nuova tecnologia nel campo medico e legale. Watson è bravissimo a trovare in fretta i dati richiesti in un mare di informazioni, ed è piuttosto bravo a capire il linguaggio umano, almeno quello non ironico. Due caratteristiche utili ad assistere medici e avvocati. Le prime applicazioni commerciali potrebbero arrivare entro diciotto mesi, secondo IBM.
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