Cara provincia
Lunedì 24 Agosto 2009
Superenalotto: viva la tassa più amata dagli italiani
Cresce a dismisura il numero degli italiani che affidano alla sorte il proprio destino
Cara Provincia,
da piu’ parti ci si scandalizza per l’incredibile jackpot raggiunto dal superenalotto. Effettivamente è una somma "mostruosa", però bisogna anche considerare il fatto che la probabilità di azzeccare la sestina vincente è di una su 622 milioni, per cui, in teoria, è una somma persino bassa rispetto alla possibilità di fare 6.
Aggiungo altresì che sarebbe più equo che venissero premiati di più il 5+1, il 5, il 4 e il 3 (chi centra quest’ultimo, incassa al massimo la miseria di 22 euro).
Quello che trovo vergognoso è questo, cioè che lo Stato italiano sta incassando milioni di euro dalle giocate (e ovviamente continuerà a incassarne), ma come al solito non li utilizza per migliorare i servizi, come ad esempio riasfaltare le strade, piuttosto che costruire più case a basso prezzo per le persone in difficoltà. Al momento non mi vengono in mente altri utilizzi, ma penso che i due che ho citato siano più che sufficienti.
Cordiali saluti.
Francesco Quaranta
Nei primi sette mesi del 2009 gli italiani hanno giocato al Superenalotto ben 3 miliardi e 400 milioni di colonne (oltre 56 colonne a testa) spendendo la bellezza di 1 miliardo e 700 milioni di euro che hanno fruttato all’erario 850 milioni di euro.
Complice la crisi, l’incertezza del domani, il posto di lavoro a rischio e l’ansia per il futuro, il numero di chi affida alla sorte il proprio destino cresce a dismisura. La speranza nel colpo risolutore, quello capace di sistemarti, risolvere tutti i tuoi guai e restituirti la tranquillità è talmente diffusa e sentita da oscurare ogni richiamo alla logica e al comune buonsenso.
In mezzo a tanta gente che ci prova, c’è poi qualcuno che addirittura si rovina, incurante del fatto che tutti i giochi d’azzardo sono più o meno iniqui, ma il Superenalotto è in assoluto il più iniquo di tutti.
D’altra parte così vanno le cose a questo mondo e l’Italia non fa eccezione: al massimo fa notizia di questi tempi, visto che il jackpot ha raggiunto una cifra stellare. L’errore è proprio quello di pensare che si possa ricondurre nel terreno della razionalità un comportamento che è invece istintivo e illogico. Di sicuro il Superenalotto è la tassa più amata dagli italiani. Quanto allo Stato, da sempre fa un pessimo uso del denaro dei cittadini.
Pier Angelo Marengo
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