Salute
Sabato 08 Ottobre 2011
Svolta sui tumori alla prostata
Gli Usa: test pericolosi per i sani
Dall'America una posizione che non mancherà di aprire un vivave dibattito nrella comunità scientifica e medica: secondo la commissione per la prevenzione delle malattie, chi èin salute non dovrebbe sottoporsi al test del Psa perché - ha spiegato - non serve a salvare vite e spesso porta a trattamenti dolorosi e con gravi effetti collaterali
La svolta - che susciterà dibattito e contestazioni - arriva dalla Commissione sanitaria statunitense sulla prevenzione della malattie.
Secondo quest'ultima, gli uomini in salute non dovrebbero sottoporsi al test del Psa per il tumore alla prostata, perché questo non serve a salvare vite e anzi spesso porta ad altre prove trattamenti dolorosi e con gravi effetti collaterali.
Come riporta il quotidiano statunitense The New York Times, la raccomandazione si basa su cinque studi clinici secondo i quali "non vi sono segni o sintomi affidabili in grado di rilevare la presenza di un tumore alla prostata": il Psa indica la presenza di cellule cancerose ma spesso i pazienti non soffrono di effetti avversi perché si tratta di un tumore che cresce molto lentamente e nei rari casi di una neoplasia veloce non esiste alcuna prova che le terapie portino alcun beneficio; al contrario, le biopsie e i trattamenti sono in grado di provocare effetti quali impotenza e incontinenza.
La raccomandazione si applica peraltro ai soli pazienti sani che non mostrino sintomi: la Commissione non ha valutato se il test sia utile nel caso di pazienti che mostrino sintomi sospetti o siano già stati in cura per la stessa malattia.
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