Quasi abbandonate al loro destino sotto il dominio sovietico, le regioni baltiche Estonia, Lettonia e Lituania sono ormai uscite dal tunnel per affacciarsi al mondo occidentale. La più a settentrionale e la più piccola è l’Estonia. Un milione e mezzo di abitanti, 62% estoni, 30 % russi, una piccola percentuale di ucraini, bielorussi e finnici. Primo Stato baltico ad abolire la pena di morte, la nazione estone ha proclamato la sua indipendenza il 21 agosto del 1990, e ha tutto per emergere nella comunità europea.
Uno stato giovane, composto di giovani ministri. Basti pensare che i dicasteri della Cultura, Finanza e Giustizia sono retti da tre ministri che non superano i 30 anni di età. La capitale è Tallinn, una delle più belle e conservate città medioevali. La città vecchia nel 1997 è stata inserita nella lista dell’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità. Raggiungere Tallinn da Helsinki, un’ora e tre quarti su un catamarano, è uno spettacolo indimenticabile. La visione della città è unica, con le 46 torri che lasciano senza fiato, datate XIV secolo, alte 20-25 metri e spesse 2-4 metri, ma soprattutto le guglie in stile gotico e barocco che dominano la città lasciano lo spettatore senza fiato.
La torre più famosa porta il curioso nome di Kiek in de Kok, vale a dire: “Sbircia in cucina.” Infatti, dall’alto del torre le guardie potevano sbirciare nelle cucine delle case vicine. E’ alta ben 47, 4 metri e il suo diametro è di 17 metri con le pareti spesse di 4 metri. Tra il 1470 e il 1625 a Tallinn si trovava l’edificio più alto del mondo: la torre della Chiesa di Sant’Olaf (con la sua banderuola dorata a forma di gallo) alta 159. Punto di riferimento, come ovvio, per le navi nella baia di Finlandia. Ma è nella città vecchia che dobbiamo concentrare la nostra attenzione. Il cuore è Raekoja Plats,la Piazza del Municipio. Qui si ricevono i capi di Stato e di governo stranieri ed i vincitori delle Olimpiadi e si festeggia il Capodanno. In questa piazza nel 1441 fu innalzato il primo albero di Natale pubblico in Europa. Sempre qui erano puniti e messi alla berlina i criminali. Nella colonna delle punizioni in Municipio si vedono ancora oggi murato il collare di ferro e i lacci per le braccia e le gambe. Altro luogo da non perdere la Porta Viru, il primo segno della Città Vecchia. Anche se ben poco rimane degli edifici medioevali, la via porta a pochi passi della piazza del Municipio. Vivace e curiosa, permetterà d' intruffolarsi nel dedalo di viuzze ricche di negozi di souvenir e ristoranti.
Impossibile descrivere tutti i tesori che le chiese di Tallinn contengono al loro interno. Impossibile però non visitare la “Danza macabra” nella chiesa di Niguliste, conservata nella cappella di Sant’Antonio, del pittore Bernet Notke di Lubecca. Di fronte al castello di Toompea, intorno al quale vive la città medioevale ecco la cattedrale russo-ortodossa di Aleksander Nevski, incantevole ed affascinante. La chiesa di San Nicola, il convento dominicano (nel quartiere latino), la chiesa dello Spirito Santo e tantissimi altri edifici di culto fanno di Tallinn una città da studiare a fondo. Una città che stupisce, come l’intera Estonia, con le sue 800 isole e isolotti, torbiere e basse colline che rendono piacevole il soggiorno, soprattutto in primavera ed estate. Una destinazione insolita l’Estonia e Tallinn. E, quasi tutti, dopo il primo viaggio vi ritornano.
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