Salute
Lunedì 07 Marzo 2011
Tanto sole e vitamina D
battono la sclerosi multipla
Una ricerca dimostra che chi si abbronza di più e sviluppa maggiore vitamina D ha minori possibilità di sviluppare la sclerosi multipla. Ma non va dimenticato che la lunga esposizione al sole facilita l'insorgere di patologie tumorali delle pelle
Le persone che trascorrono più tempo al sole e quelle che hanno livelli di vitamina D più alti potrebbero avere meno probabilità di sviluppare la sclerosi multipla.
A dirlo uno studio pubblicato su Neurology, la rivista dell'American Academy of Neurology. La ricerca dell'Australian National University di Canberra ha coinvolto 216 persone tra i 18 e i 59 anni di età, più un gruppo di controllo di 395 soggetti, e per la prima volta ha interessato persone che mostravano i primi sintomi della malattia senza che avessero ricevuto ancora una diagnosi certa.
I ricercatori hanno così scoperto che la possibilità di diagnosticare la malattia diminuiva del 30% minor per ogni "supplemento" di esposizione alla luce solare calcolato in base alle dichiarazione dei partecipanti e quantificato in circa 1.000 kilojoule. Lo stesso discorso vale anche per la vitamina D: livelli più bassi sono stati associati a maggiori probabilità di sviluppare la malattia.
"Studi precedenti avevano esaminato la relazione solo su pazienti che avevano già la malattia", spiega Robyn Lucas, che sui benefici del sole - "da approfondire", commenta - consiglia cautela visto il rischio di tumori cutanei che può comportare una lunga esposizione.
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