Terremoti e percezione
Svelati i “misteri”

Uno studio rivela come la posizione delle persone influisce sulla loro capacità di avvertire il sisma

La percezione degli eventi sismici non è uguale per tutti. Le persone ferme ai piani alti delle case avvertono più chiaramente un terremoto anche a grande distanza dall’epicentro. In generale chi è fermo ha la percezione migliore, mentre chi è in movimento avverte di meno il terremoto. Diverso è per chi dorme che, invece, ha una percezione intermedia.

A dirlo uno studio realizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), pubblicato su Seismological Research Letters (SRL). «Il contributo volontario della popolazione», spiega Paola Sbarra, ricercatrice dell’Ingv, «ha permesso di analizzare la percezione dei terremoti in funzione della “condizione” e “ubicazione” dell’osservatore, ovvero se al verificarsi dell’evento sismico è fermo, in movimento o dorme oppure se si trova in casa al piano terra, a un piano alto o all’aperto».

Le persone, infatti, si possono considerare strumenti più o meno sensibili allo scuotimento di un terremoto.

”Analizzando 250.000 questionari macrosismici raccolti tramite il sito web dell’Ingv www.haisentitoilterremoto.it, è stato possibile, con metodologie statistiche, rilevare il peso maggiore della condizione rispetto all’ubicazione nella percezione dello scuotimento leggero o moderato generato da un terremoto», continua Sbarra.

Un evento sismico viene avvertito più chiaramente da persone ferme all’aperto piuttosto che da persone in movimento ai piani alti delle case. «Questo risultato», afferma Patrizia Tosi, ricercatrice Ingv, «è una novità rispetto a quanto asserito dalle scale macrosismiche, che considerano l’ubicazione più importante della situazione, permettendo, quindi, di migliorare la valutazione dei gradi bassi di intensità».

Il sito www.haisentitoilterremoto.it raccoglie le osservazioni dei cittadini sugli effetti dei terremoti avvertiti in Italia. E’ attivo dal 2007 e ha archiviato finora ben 640.000 questionari riguardanti 7.400 eventi sismici.

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