Terremoto in Svizzera
«Ci saranno altre scosse»

«Nei prossimi giorni sono possibili nuove repliche, alcune delle quali forse percepibili»

Sono ben 21 le repliche registrate fino a ieri dal Servizio sismico svizzero dopo la scossa di magnitudo 4.6 che lunedì sera alle 21.12 - con epicentro al confine tra i Cantoni svizzeri di Svitto, Uri e Glarona, non distante dalla centrale idroelettrica di Linthal, la più grande della Confederazione - ha creato grande apprensione anche nel Comasco, da Gera Lario a Mozzate, passando per Como città, Erba e Mariano.

Sarà dunque pur vero che il lago di Como si trova nell’area con il rischio sismico più basso del Belpaese, ma è altrettanto vero che quello dell’altra sera (fonte sempre il Servizio Sismico Svizzero) è stato il terremoto più forte degli ultimi 12 anni nella vicina Confederazione. Impossibile dunque non avvertirlo anche nel Comasco. La seconda scossa più forte tra le 21 registrate si è avvertita alle 22.57 con una magnitudo di 2.9, sempre al confine tra i Cantoni Svitto e Glarona.

Ieri gli esperti hanno precisato che è stato un terremoto «di tipologia diversa da quello che il 24 agosto ha colpito Amatrice ed il Centro Italia» e che «nei prossimi giorni sono possibili altre repliche, alcune delle quali forse percepibili», difficilmente però di magnitudo paragonabile a quella di lunedì sera. Ieri, poco dopo le 12, il Canton Glarona - a maggioranza di lingua tedesca (anche se è presente una nutrita rappresentanza italiana) - aveva già ultimato la conta dei danni, annunciando - attraverso il suo direttore - solo «alcune crepe nei muri», oltre ad «una condotta dell’acqua danneggiata». Nessun danno invece in Canton Svitto.

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