Società e Costume
Domenica 12 Settembre 2010
Terza età, più separazioni
E il mantenimento è caro
Sempre più numerose le coppie con almeno uno sposo ultrasessantenne che si dividono. Così oltre quarantamila pensionati hanno dichiarato di versare un assegno di mantenimento all'ex coniuge. L'importo annuale in media è di seimila euro, in Lombardia di 7.140
ROMA - Sono in aumento le separazioni delle classi di età più elevate con almeno uno sposo ultrasessantenne e incrementa così anche la quota di pensionati che versano un assegno di mantenimento al coniuge.
Dal 2000 al 2008 il numero di separazioni con uomini ultrasessantenni è passato da 4.247 a 7.747 (con un valore percentuale nel 2008 di poco inferiore al 10%) e per le donne ultrasessantenni, nello stesso periodo si è registrato un valore pressoché raddoppiato delle separazioni (dalle 2.555 del 2000 alle 4.892 del 2008).
In Italia, al contempo, su un numero complessivo di oltre quindici milioni di contribuenti pensionati, è pari a 40.708 unità l'ammontare di coloro che versano un assegno di mantenimento al coniuge e lo indicano nella propria dichiarazione dei redditi.
La media annuale per assegno è pari a 6.010 euro, ma in sei regioni l'ammontare supera questa soglia. E' quanto emerge da uno studio dell'Ancot, l'associazione dei consulenti tributari.
L'analisi dell'Ancot tiene inoltre conto della disaggregazione a livello regionale della media degli importi degli assegni di mantenimento dei pensionati evidenziando come le regioni che superano la media nazionale siano Lombardia con 7.140 euro, Lazio con 6.770, Emilia Romagna con 6.380, Toscana e Veneto con 6.320 e Marche con 6.150.
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