In ciascuno degli incontri, curati da Ezio Bolis, Alessandra Civai, Giovanni Gusmini, Andrea Pilato e Giuliano Zanchi, all'interno di ogni chiesa uno storico dell'arte e un esperto di liturgia e iconografia sacra si alternano nell'analisi delle opere prescelte. Si comincia domani alle 21, nella chiesa di San Giovanni Battista a Casnigo, una delle più antiche e importanti chiese della Val Gandino, riscoprendo opere di pittura e scultura - tra cui la pala di Cavagna, la tribuna lignea seicentesca dell'altare maggiore e gli affreschi di Albrici - legate alla vita del Santo Patrono. Sabato, invece, nella parrocchiale di Valgoglio, alle 20,45, l'incontro «Teofania scolpita nel legno: l'altare maggiore e il polittico dell'Assunta» sarà dedicato alle notevoli testimonianze dell'arte lignea bergamasca e lombarda dei secoli XVI e XVII custoditi in questa remota chiesa montana.
Il 3 luglio, alle 21, l'attenzione si sposta su quel piccolo gioiello di arte romanica che è la chiesa di Santa Giulia a Bonate Sotto, per proporre una nuova lettura storico artistica dell'architettura e dei capitelli, considerati nel contesto artistico lombardo e nel loro significato simbolico. Sabato 4, sempre alle 21 sarà illustrata la sistemazione, realizzata nel 2000, del presbiterio e della cappella battesimale nella chiesa di Santa Brigida, con particolare riguardo ai nuovi arredi di Elio Bianco. Il polittico di Cima da Conegliano, interessante esempio della penetrazione della cultura veneto-belliniana nelle valli bergamasche, sarà protagonista dell'incontro in programma il 17 luglio, alle 21, alla parrocchiale di Olera, cui seguirà il 18 luglio, nella chiesa di Sant'Ambrogio di Ornica (alle 20,30), la conferenza dedicata ai polittici dipinti della Valle Brembana. «Vedere l'Invisibile» si concluderà il 25 luglio nella parrocchiale di Vedeseta con l'analisi dell'Annunciazione della chiesa di Lavina, restaurata di recente.
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