Tessile, export raddoppiato
in un anno verso la Svizzera

«Con il cambiamento del franco la tendenza non si fermerà: noi abbiamo il prodotto, loro il polo logistico in crescendo»

Export di abbigliamento raddoppiato in un anno, quasi triplicato in due.

Terza e in crescita, sul podio dei mercati che più vogliono le merci comasche. Ma la Svizzera ha prima di tutto un caso, che molto racconta sui rapporti con il Lario: quello del tessile appunto.

O meglio, di abbigliamento e maglieria. Perché i tessuti in realtà sono calati e sono fermi al decimo posto.

Una squadra sempre più affiatata: Como produce, il Ticino esporta. In generale, sono usciti prodotti per 182 milioni di euro, contro i 94 milioni del 2013. Sul fronte svizzero, è proprio il tessile a tenere banco. E con il superfranco non sarà automatica impennata di esportazioni, avvisa lo stesso ente camerale, ma è lecito pensare che il 2015 vedrà rafforzarsi ulteriormente il rapporto: «Noi abbiamo il bel prodotto, loro completano e hanno un polo logistico in crescendo».

E molto si sta facendo sulla formazione, lavorando insieme, con gli scambi di esperienza tra le scuole comasche e le due Sams e Sta da Lugano.

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