Società e Costume
Martedì 08 Febbraio 2011
Test paternità in farmacia:
polemiche in Gran Bretagna
Al banco delle farmacie Boots è in vendita al costo di 30 sterline il kit per il test di paternità. Strumento utile o diavoleria spacca-famiglie? Il mondo cattolico giudica la scelta irresponsabile, mentre gli esperti si dividono
"Il fatto che si possa entrare da Boots e comprare qualcosa in grado di spezzare l'unità di una famiglia mi pare decisamente sbagliato", ha denunciato al Daily Telegraph Darren Jamieson, fondatore dell'organizzazione Csa, che assiste i genitori che hanno problemi nel mantenimento dei figli, aggiungendo: "È una cosa negativa per la coppia e per il bambino: qualunque sia il risultato, la diffidenza generata dal richiedere il test stesso può già di per sè uccidere una relazione in bilico".
Secondo Allan Pacey, un professore dell'Università di Sheffield specializzato in fertilità maschile, il fatto che il test diventi così facilmente accessibile potrebbe avere un impatto potenzialmente enorme in una società dove fino al 25% dei bambini, il 30% nelle aree più povere, non saprebbe chi in realtà è il proprio padre. "Non è la scienza a preoccuparmi, bensì gli effetti sociali. Ciò apre la possibilità di test di paternità per le masse e credo che potrebbe creare molta ansia e tensione".
Proteste anche dal mondo cattolico. Secondo David Jones, direttore del Roman Catholic Anscombe Bioethics Centre, è immorale trarre profitto da un qualcosa che potrebbe privare i bambini della figura paterna. "È irresponsabile lasciare queste decisioni al libero mercato senza pensare alle conseguenza sui bambini e sulle famiglie".
Ma Mark Bellis, direttore del centro per la sanità pubblica della John Moores University di Liverpool, ritiene che si tratti di un passo inevitabile. "La genetica è importante nella salute delle persone, si tratta di cose che i medici devono sapere e persino le società di assicurazioni".
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