Ticosa e piano traffico: fermi i progetti
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Sono ore di incontri frenetici, a Palazzo Cernezzi. Aria pesante, tanti interrogativi, ma anche un’idea che si rafforza con il passare dei giorni: andare avanti.

Al di là delle fibrillazioni sul piano politico - che pure hanno un peso, eccome - è la gestione dell’azione amministrativa “ordinaria” a creare i maggiori grattacapi. Sindaco e giunta si ritrovano, di fatto, con i due dirigenti dei settori chiave (Edilizia pubblica e Reti) in arresto. Situazione che, per quanto le deleghe siano state affidati a due sostituti già in organico - rallenta inevitabilmente la macchina comunale. Per di più c’è la necessità di portare in aula, d’ora in poi, solo delibere in grado di raccogliere il consenso di tutti gli esponenti di maggioranza, senza sorprese.

In uno scenario del genere, è ben difficile pensare a passi avanti su questioni tanto importanti quanto delicate come la Ticosa. Men che meno è ipotizzabile un tentativo di far approvare il nuovo piano del traffico, visto che sono bastate le anticipazioni a scatenare polemiche in seno allo stesso centrosinistra.

Intanto, è stato convocato un summit “tecnico” con i dirigenti per parlare soprattutto di gare, a partire da quella in corso per affidare la manutenzione ordinaria delle strade (voluta per evitare proroghe, anche se l’iter è molto lungo e non sta agevolando gli interventi-tampone sulle buche che si sono aperte in questi giorni). Mentre è andato in scena ieri pomeriggio un vertice tra i capigruppo di maggioranza e la giunta (presente al gran completo, a partire dal sindaco Mario Lucini). Dall’incontro, a sentire i presenti, è emersa con forza la volontà degli assessori - nessuno escluso - di portare a termine il mandato. «Con senso di responsabilità e nonostante i problemi, perché ci sono ancora tante cose da fare per la città».

Il vertice più importante resta comunque quello tra lo stesso Lucini e i rappresentanti di tutte le forze politiche che sostengono l’attuale amministrazione. Si terrà questa sera, dalle 20.30. Servirà anzitutto a verificare se c’è, anche in questo caso, l’intenzione di proseguire l’esperienza a Palazzo Cernezzi.