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Cronaca / Como città
Domenica 29 Settembre 2013
Ticosa, Valmulini, ex S. Anna
Pozzi senza fondo
Costi alle stelle non solo per il nuovo lungolago Il sindaco: «Progetti fatti male e troppi ritardi
Adesso cerchiamo di risolvere tutte le grane»
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Como
Ha fatto molto rumore l’esplosione dei costi per il nuovo lungolago. Dai 15 milioni di euro previsti nel progetto esecutivo del 2005, si è arrivati agli attuali 30. Un aumento certificato con la convenzione firmata due giorni fa da Roberto Maroni e Mario Lucini, documento che dà il via libera a un maxi finanziamento regionale (11,5 milioni) per finire i lavori.
Se le paratie sono il caso più eclatante, un tipico esempio di “scandalo all’italiana” (costi raddoppiati e tempi triplicati rispetto all’inizio), non mancano a Como altri progetti impantanati. Fatte le debite proporzioni, rischiano di diventare autentici pozzi senza fondo l’area dell’ex Ticosa, quella del vecchio Sant’Anna in via Napoleona e l’autosilo Valmulini. Tutte questioni, peraltro, che già stanno già bruciando parecchi soldi pubblici.
Incalzato sull’argomento - e in primis proprio sulla grana paratie - Lucini chiarisce la situazione e le prossime mosse. «Il nostro obiettivo è imprimere un’accelerazione, per evitare di sprecare risorse». Rispetto all’aumento dei costi legati all’operazione lungolago, ereditata dalla precedente giunta, il sindaco dice: «L’allungamento dei tempi ha inciso, come accade in tutti i campi. Inoltre, il progetto iniziale aveva delle carenze che sono emerse man mano e hanno costretto il Comune a procedere con modifiche e opere aggiuntive. Inoltre, negli anni sono state introdotte novità sul fronte normativo, come l’obbligo di alcuni interventi antisismici. Infine, com’è facile comprendere, i prezzi di oggi non sono quelli di vent’anni fa, quando è nato il progetto».
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