"È un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto", cantava Carotone - nato Antonio de la Cuesta a Pamplona, Tonin da ragazzo e Tonino da musicista - nell'introduzione al singolo "Me cago en el amor": «La consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole - dice il Bloom - per chi segue valori umani autentici non mediati da retorica o da imposizioni mentali. Dopo l'incontro e l'inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d'arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali».
«Canzoni che odorano dei cortili delle vecchie case di ringhiera, quelle con il cesso sul ballatoio e la polverosa Cinquecento parcheggiata in un angolo - aggiungo a Mezzago -. È a fine 2008, con il nuovo disco “Ciao Mortali”, che Tonino fa di nuovo prepotentemente capolino nella scena musicale italiana. All'album partecipano amici di lunga data come Manu Chao, Eugene Hutz dei Gogol Bordello e la Bandabardò, ospite nel brano “Primaverando”. A seguito dell'uscita del disco, arrivano i riconoscimenti: oltre alle recensioni positive sulla stampa, Tonino è chiamato come ospite in varie trasmissioni televisive, come Parla Con Me, Chiambretti Night e Scalo 76, e radiofoniche come Gli Spostati, Fegiz Files e Caterpillar. Il 22 dicembre 2008 viene inoltre premiato al Teatro Politeama di Napoli con il prestigioso “Premio Carosone alla carriera come “miglior artista straniero»”.
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