Società e Costume
Martedì 05 Luglio 2011
Topolino diventa digitale:
adesso è anche su iPad
Il famoso giornale a fumetti debutta anche con un'edizione appositamente studiata per la "tavoletta", il cui formato, spiega Carlotta Saltini, direttore marketing della Walt Disney Company Italia, "ricalca alla perfezione quello del nostro magazine: sembra quasi che Steve Jobs l'abbia creato pensando a Topolino
MILANO - Non risparmia l'entusiasmo Zio Paperone per descrivere l'iPap: la tavoletta elettronica, evidentemente ricalcata sulla popolare invenzione targata Apple, nel prossimo numero di Topolino conquisterà tutta Paperopoli con le sue "appap", altro gioco di parole per le svariate applicazioni nate dal paperesco fiuto per gli affari.
Una storia di fantasia che testimonia molto bene la folgorazione vissuta in casa Disney per il nuovo gadget elettronico, tanto che da oggi, con il numero 2.902, il settimanale a fumetti debutterà anche con un'edizione appositamente studiata per l'iPad, il cui formato, spiega Carlotta Saltini, direttore marketing della Walt Disney Company Italia, "ricalca alla perfezione quello del nostro magazine: sembra quasi che Steve Jobs l'abbia creato pensando a Topolino".
Tempi che cambiano. Ne sono passati di anni da quando Topolino si nuoveva sulle striscie a inchiostro di china. Ora il Topolino a fumetti inizia a essere disegnato interamente in digitale con tavoletta grafica e photoshop, è protagonista di giochi online e magari presto terrà anche un diario web sul sito del magazine dove, spiega il direttore Valentina De Poli, "pensiamo anche a blog dei vari personaggi, per rendere sempre più stretta l'interazione con i lettori".
Ma la versione su tablet, a dispetto delle previsioni di Zio Paperone, almeno per ora non seppellirà quella cartacea, "che rimane - afferma De Poli - il cuore della nostra produzione. Ci siamo però resi conto che il nostro pubblico di riferimento è quello dei nativi digitali, i ragazzi che hanno imparato a leggere davanti a uno schermo, quelli che, anzichè voltare pagina, cliccano, ed è proprio pensando a loro che occorre trasformare il magazine e adattarlo ai new media".
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