Törggelen e Buschenschänke: parole tanto impronunciabili quanto invitanti - una volta conosciuto il significato. Niente paura, per apprezzare la festa d’autunno altoatesina non ci vuole il vocabolario: Törggelen significa “andare per locande contadine a degustare il vino nuovo” mentre Buschenschänke sono le locande situate nella zona vinicola altoatesina dove si può pellegrinare allegramente assaggiando il mosto d’uva, dal basso contenuto di alcol e dall’alta concentrazione zuccherina. La tradizione del Buschenschank altoatesina è strettamente legata al vino.
Oltre alle specialità fatte in casa, il vino di produzione propria è il fiore all’occhiello di ogni Buschenschank. Il termine Törggelen è da secoli legato al vino: il latino "torquere" significa torcere, pressare, e si riferisce alla pressatura del mosto dopo la vendemmia, il “Torculum” (torchio) era l’antico strumento per la pigiatura dell’uva da cui si ottiene il mosto. Anche la parola Buschenschank vanta un passato centenario: nel Medioevo le locande appendevano alla porta un “Buschen”, un ramoscello verde, per indicare la propria presenza ai viandanti. Da allora, il passaggio di viandanti che varcano la soglia per degustare il nettare degli dei, non si è mai interrotto, un protocollo contadino da riscoprire nella sua autenticità.
L’associazione Gallo Rosso che riunisce circa 1400 masi altoatesini propone 18 Buschenschänke, produttori di vino proveniente dai propri vigneti, dove “praticare” questa piacevole attività settembrina che si protrae fino all’inizio di novembre; oltre ad assaporare mosto e vino, i Buschenschänke del Gallo Rosso propongono deliziosi menù di piatti tradizionali e il Törggelen è il trait d’union ideale per avvicinarsi al mondo vinicolo e alle delizie della cultura culinaria altoatesina. Accanto al bicchiere, non possono mancare le Keschtn, (caldarroste), le noci, la zuppa d'orzo, lo speck, gli Strauben (tipiche frittelle sudtirolesi cosparse di marmellata). Anche in primavera i Buschenschänke aprono le porte al nuovo trend di degustazione di prodotti stagionali come i canederli alle ortiche, cicorie e agnello. Alcuni spunti per un Törggelen autentico Al maso Rauthof, nei pressi di Merano, si può assaggiare il mosto e lasciarsi sedurre anche dalle specialità della casa la cui preparazione può essere osservata dagli ospiti: la cucina del maso è infatti "aperta"; in autunno i piatti tipici del maso Rauthof sono le salsicce di produzione propria con crauti, tradizionale piatto di carne, zuppa d'orzo e le immancabili caldarroste; a Bolzano, ci si può fermare al maso Fohrner, un antico maso documentato per la prima volta nel 1135 che offre un’indimenticabile zuppa di vino e i canederli di fegato; in Valle Isarco il Griesserhof vizia gli ospiti con salamini affumicati, zuppa d’orzo e carne salmistrata. Nel passato faceva parte dei masi “Mairhofe”, cioè i masi privilegiati che rifornivano le cantine del vescovo.
Info: Gallo Rosso (Ufficio Agriturismo, Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi) Tel. 0471 999308 [email protected] www.gallorosso.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA