Torna la banda di scassinatori
Colpi a Capiago e Montorfano
Forzati con il piede di porco altri infissi di case al confine tra i paesi. E i comandi della polizia locale organizzano pattugliamenti coordinati
A essere bersagliata, è tutta la zona residenziale al confine tra Capiago Intimiano e Montorfano. Con i ladri pronti ad approfittare del buio, vicino alle strade provinciali, e agli ampi spazi verdi tra ville, villette e cascine.
Sembrano essere sempre loro gli autori dei furti: la banda del piede di porco. I ladri, in qualche caso, si arrampicano ai piani superiori. La refurtiva è la solita: catenine, braccialetti e anelli, conservati nei portagioie. E ancpora l’argenteria di casa: fanno comodo, infatti, anche le posate preziose.
La zona più colpita, in particolar modo, sembra essere quella al confine tra i due paesi. E se sono avvenute effrazioni, come riferito dalle cronache di questi giorni, in via Puccini, non è esente dai furti nemmeno la stessa provinciale. Via Montorfano, per il territorio di competenza di Capiago Intimiano. E il naturale proseguimento, che prende il nome di via Mandane, già in territorio di Montorfano.
Su tutto questo vigila la polizia locale intercomunale. Perché, a girare di giorno tra i cancelli, si può essere fermati da una pattuglia. La richiesta: un controllo dei documenti. Per capire se la persona che si ha davanti è un ladro o un onesto lavoratore. E quindi, come è successo, le pattuglie di Montorfano possono fermare potenziali sospetti in quel di Capiago Intimiano. E viceversa.
All’interno della recente superconvenzione che unisce anche i territori di Alzate, Brenna, Alserio, Anzano del Parco e Orsenigo. Con la caccia ai ladri che, di giorno come di sera, continua. Così come continua, da parte dei ladri, la caccia al tesoro negli appartamenti.
Altri dettagli sul giornale in edicola venerdì 1° dicembre.
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