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Giovedì 30 Aprile 2009
Treni troppo rumorosi
Ferrovie Nord condannate
Il tribunale di Milano: pannelli isolanti e risarcimento da 10mila euro a un residente di Como Lago
Il disagio di Lucchese è finito in procura nel 2002 e la sentenza, dopo perizie e analisi delle immissioni sonore, è arrivata nei giorni scorsi. E il comasco, che ha aspettato pazientemente sette anni, è riuscito ad ottenere la condanna delle Ferrovie Nord con una duplice vittoria: da un lato l’indennizzo economico e, dall’altro, l’obbligatorietà per la società di trasporto ferroviario a mettere in atto una serie di interventi per ridurre i rumori.
La storia inizia dopo l’entrata in funzione dei "Taf" e con la denuncia, del residente, del «notevole aumento di immissioni rumorose provocate da treni in stazionamento per tempi di circa 20-30 minuti ed in manovra presso la stazione ferroviaria». La relazione del Ctu (consulente tecnico d’ufficio) confermava il «notevole superamento del limite» e che i «periodi di massima rumorosità sono dati dalla fase successiva all’arrivo del Taf in stazione in cui avviene lo spegnimento della motrice (circa 10 minuti) e dalla fase precedente la partenza che comporta azioni, assolutamente necessarie, di avviamento e riscaldamento della motrice (30-45 minuti)». Anomalie erano state riscontrate anche dall’Arpa che stimavano, a finestre aperte un valore pari al doppio del limite di legge. Valori oltre la soglia anche con le finestre chiuse. Nella sentenza si fa riferimento anche all’intervento del settore Ecologia del Comune di Como che già nel 2001 aveva invitato alla predisposizione «di un piano di contenimento e abbattimento del rumore». Viene anche citato, per giustificare il risarcimento danni, il fatto che «le immissioni che superino i limiti di normale tollerabilità rappresentano una lesione del diritto alla salute che si caratterizza oltre che come diritto all’incolumità fisica, anche come diritto all’ambiente salubre». Nel testo della sentenza della X sezione civile del tribunale di Milano si legge ancora: «Si deve osservare che le immissioni rumorose si concentrano soprattutto al mattino, ove le Taf vengono messe in funzione per 30-45 minuti nelle prime ore mattino (5.30-6.00), e appaiono particolarmente idonee a disturbare il riposo delle persone». Alle Ferrovie Nord, oltre al rumore, viene imputato di non aver assunto alcuna iniziativa al fine di ovviare o mitigare il disturbo, nonostante le lamentele rivoltele dalle parti, le iniziative assunte (indagini fonometriche chieste all’Arpa) e nonostante gli inviti rivolti dal Comune di Como settore ecologia e dallo stesso sindaco con invito a predisporre piano di contenimento e abbattimento del rumore».
Il risultato? Diecimila euro di risarcimento a Lucchese, l’obbligo di installare schermi acustici per mitigare il rumore e, ancora il pagamento di 18.803 euro Iva e cpa (cassa previdenza avvocati) escluse per spese legali. Infine il conto salato alle Ferrovie Nord include anche il pagamento delle spese di Ctu.
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