«Tutti facevano foto
e nessuno si buttava»

Il racconto dell’eroe per caso che per primo ha soccorso la donna finita nella roggia di Carugo. «Ho rotto il vetro, le ho stretto la mano e l’ho rincuorata. Poi sono arrivati il 118 e i carabinieri»

«Non sono un supereroe. Ho agito d’istinto: l’auto era rovesciata nella roggia, dentro c’era una donna. Ho chiesto a una persona, ce n’erano venti, molte di queste stavano facendo foto con il telefonino. Mi hanno detto: “E’ successo dieci minuti fa”. Non ci ho pensato due volte, non potevo stare a guardare. Mi sono buttato nell’acqua e con un pugno ho spaccato il lunotto posteriore». Yarj Froldi, 32 anni, casa a Cremnago d’Inverigo, ha lasciato sul ponte sopra la roggia di Carugo sua moglie Tania, incinta di sette mesi, e ha salvato la vita a Lauretta Dell’Angelo, la 49enne di Saronno incastrata domenica pomeriggio nella sua Fiat Idea, finita fuori strada.

«”Ho freddo”, mi diceva, “Stai tranquilla che non ti lascio morire”, le ho detto mentre nell’acqua, sdraiato dentro il tettuccio dell’auto girata, le tenevo la mano in attesa dei soccorsi».

Non sono stati d’aiuto soltanto i Carabinieri e vigili del fuoco. Soprattutto, la donna finita nella roggia deve la vita a un uomo che di lavoro fa il security driver in Svizzera e che, per caso, stava passando sulla strada provinciale Novedratese, di ritorno da Lentate sul Seveso. E’ grazie a lui se la donna non è morta annegata.

Il servizio su “La Provincia” di giovedì 19 febbraio 2015

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