Ubriaco investì e uccise barista
Condanna definitiva, va in carcere

Due anni fa l’incidente a Cucciago che costò la vita a Maurizio Punzi, 51 anni

Lo hanno prelevato i carabinieri sabato scorso per portarlo in carcere, dove rischia di restarci per quasi quattro anni. È diventata definitiva la pena per Carmine Cirillo, 41 anni di Milano, l’uomo che nella primavera di due anni fa travolse e uccise, mentre viaggiava contromano a bordo di un furgone rubato, il barista dello Cher Ami di Cucciago.

Maurizio Punzi aveva 51 anni quando, in una notte di maggio del 2013, tornava a casa, in via Selvaregina a Cantù, in sella alla sua Ducati Monster. Mentre percorreva la provinciale 27, all’altezza di via Borghi, è stato letteralmente falciato da un Kangoo che viaggiava contromano. E il cui conducente, dopo lo scontro, dapprima aveva tentato di allontanarsi con lo stesso messo poi, quando si era reso conto che il mezzo era troppo danneggiato, era fuggito a piedi. Uno scontro che non aveva lasciato alcuno scampo a Punzi, che aveva appena chiuso il bar.

Il pirata della strada era stato individuato e arrestato alcuni giorni dopo dai carabinieri a Milano, in zona Affori. Aveva spiegato di essere scappato per paura: sapeva di essere ubriaco, e per di più al volante di un veicolo rubato. Dopo l’incidente aveva vagato tra Cucciago e Cantù per tutta la notte, si era nascosto nei boschi. La mattina dopo aveva raggiunto la stazione di Cantù Asnago ed era tornato a Milano in treno.

Condannato in primo grado a 5 anni e 5 mesi di reclusione, in secondo grado, davanti ai giudici di Milano, gli era stata ridotta la pena di oltre un anno, arrivando a una condanna definitiva a 4 anni e un mese.

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