Cronaca / Como città
Martedì 23 Agosto 2022
Un arresto nei boschi della droga: denaro in contanti e stupefacenti nel marsupio
Montano Lucino Un sospetto via vai di gente e poi la scoperta di due uomini nella boscaglia, in atteggiamenti cirscopetti. Dopo una colluttazione gli operatori della squadra volanti della questura è riuscita a fermarne uno
Una via vai sospetto di persone che entravano e uscivano dalla boscaglia, all’altezza di via Olginati a Montano Lucino, ha destato l’attenzione di un equipaggio della squadra volanti della questura di Como nel primo pomeriggio di ieri.
Immediata la decisione di effettuare un controllo da parte degli operatori, dal momento che la zona in questione è notoriamente frequentata da numerosi tossicodipendenti e spacciatori. eseguendo i controlli gli operatori si sono accorti della presenza di due uomini, vicino a un giaciglio nella vegetazione, intenti a guardarsi attorno con aria cirscopetta. I due uomini non si sono accorti subito della presenza dei poliziotti che così hanno potuto sorprendere un terzo uomo avvicinarsi all’area.
Quest’ultimo tuttavia, dopo aver notato la loro presenza si è dato alla fuga. L’evento ha messo in allerta anche i due uomini sorpresi nel bosco che, dapprima, hanno tentato di scappare ma poi uno dei due, dopo essere caduto in un canale ricoperto di pietra, ha iniziato a colpire con calci e pugni un poliziotto, cercando di appropriarsi dell’arma d’ordinanza.
Sopraggiunto anche il secondo poliziotto finalmente è stato possibile, anche se con fatica, ammanettare il fuggitivo. A seguito dell’arresto l’uomo è stato perquisito e nel suo marsupio è stato rinvenuto circa un etto di diverse tipologie di sostanze stupefacenti variamente confezionate (cocaina, eroina, hashis) insieme a un bilancino di precisione, tre telefoni cellulari e 1200 euro in contanti.
L’uomo arrestato è stato portato in Questura, dove è stato trovato privo di documenti, ma è stato identificato come un uomo di 26 anni, di origini marocchine, pregiudicato, senza fissa dimora, irregolare, oltre che inottemperante a diversi ordini di espulsione. A suo carico anche un divieto di dimora nella regione Lombardia, disposto dal GIP di Lodi l’8.09.2021 in sostituzione della detenzione in carcere.
Lo stesso veniva dunque tratto in arresto per la detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale oltre che per lesioni aggravate.
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