Animali
Venerdì 25 Marzo 2011
Un microchip anche per i gatti
"Così si censiscono e si ritrovano"
Una proposta per introdurre i microchip anche per i gatti in modo da difendere i piccoli animali e permettere di rintracciare il loro padrone. E' una proposta che parte sulla base del successo dell'Anagrafe nazionale felina
La proposta è rilanciata dall'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), promotrice dell'Anagrafe nazionale felina (www.ananagrafenazionalefelina.it).
Secondo i dati dell'Anagrafe, da quando la banca dati è stata attivata (15 ottobre 2010), finora, in circa 4 mesi, sono stati censiti 8942 gatti, con una media di circa 2mila gatti al mese, ed entro il prossimo 31 dicembre si stima un trend di registrazione che va dai 70mila ai 100mila felini.
Tra le regioni più virtuose, al primo posto vi è la Lombardia, con il 22,37% del totale di registrazioni, seguita da Piemonte (20,17%), Emilia Romagna (10,16%) e Toscana (10,41%).
"Oggi l'identificazione elettronica è obbligatoria solo per il cane, mentre per il gatto che si avvia a diventare il primo animale da compagnia degli italiani non esiste analoga precauzione - dichiara Marco Melosi, Vice Presidente dell'Anmvi per il settore degli animali da compagnia e responsabile dell'Anagrafe Nazionale Felina -.L'Unione Europea la richiede per gli animali che viaggiano all'estero, ma sul territorio nazionale milioni di gatti sono ancora sprovvisti di microchip".
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