Una casa per i terremotati
Ci sono già gli inquilini

Vighizzolo: subito raccolta la generosa offerta di un artigiano che ha messo a disposizione un appartamento con affitto gratuito per una famiglia rimasta senza tetto

CANTU’ Non era troppo difficile da immaginare. Quando una necessità urgente e fortissima incontra un gesto altruista, la risposta non si fa aspettare a lungo. Anzi, la necessità primaria, quella di un tetto sopra la testa. L’ha offerto Edoardo Viganò, mettendo il proprio appartamento di via Fossano, al momento sfitto, a disposizione di una famiglia di sfollati in fuga dalla distruzione del terremoto.
Un gesto generoso, che non è passato inosservato, rilanciato dai titoli di giornale. E quella famiglia, che a Cantù ritroverà un pezzetto di serenità, è già stata trovata. «Probabilmente saranno qui all’inizio della prossima settimana», conferma lo storico tipografo di Vighizzolo. A cogliere questa opportunità è stato, per primo, un caro amico di Viganò, canturino di Sant’Antonio, che, sfogliando "La Provincia", ha letto della sua iniziativa, della sua volontà di fare qualcosa di concreto. Da qui la proposta dell’uomo: un’amica della figlia è in stretto contatto con una famiglia de L’Aquila che, purtroppo come altre migliaia, nel sisma di lunedì ha perso tutto. Quelle stanze ammobiliate in cima alla casa verde di via Fossano della famiglia che tutti a Vighizzolo conoscono per l’attività cinquantennale della propria tipografia, sarebbero proprio una soluzione ideale. «Si tratta di una coppia di persone di mezza età – racconta Viganò – e di una giovane donna con una bambina, il cui marito è in servizio per lavoro. Attualmente si trovano in un albergo, ma gli è stato fatto capire che, anche in virtù del fatto che sta per cominciare l’alta stagione, non potrà essere una soluzione eterna». Non potrà essere eterna neanche quella a Cantù, ma le porte sono aperte per tutto il tempo necessario a ricostruirsi un’esistenza e un’abitazione.

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