Una telecamera su tre è ancora ko
«Il Comune di Mariano non fa nulla»

Da ormai un anno il sistema di videosorveglianza ha 10 impianti fuori uso su 35. Il vicesindaco: «Non appena approvato il bilancio chiederemo l’intervento di un esperto»

Il sistema di videosorveglianza a Mariano è ormai in stallo. Delle 35 telecamere presenti sul territorio ancora oggi dieci non funzionano: ovvero la situazione nel corso di dodici mesi non è cambiata.

Il dato trova la conferma nella parole dell’assessore alla Sicurezza, Fermo Borgonovo: «Una volta approvato il bilancio affideremo lo studio di tutto l’impianto a un professionista al fine di migliorarlo». In ritardo rispetto al cronoprogramma dettato in luglio, la giunta di centrosinistra sul tema subisce le accuse di un’opposizione che compatta grida all’immobilità di questa amministrazione.

Una telecamere su tre non va con la specifica che quelle attive, però, sono collegate direttamente alla tenenza dei Carabinieri: gli uomini dell’Arma possono visionarle in tempo reale e accedere alle registrazioni in remoto.

L’obiettivo finale rimane quello di ammodernare l’intero impianto passando dall’analogico al digitale, per migliorare la qualità delle immagini, e dalle telecamere che ruotano di 360° a quelle fisse, in modo da ridurre i costi per la manutenzione.

«Siamo di fronte a una totale mancanza di risposte, questa amministrazione non è sul pezzo e le poche cose su cui possono agire in autonomia non vengono fatte»: il capogruppo della Lega Nord, Giovanni Alberti, segna un nuovo duro affondo nei confronti di una giunta a suo dire inefficiente.

«L’anno passato l’assessore regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali, aveva detto a Marchisio di non dire menzogne, in quel caso sull’assunzione dei vigili - sbotta il capogruppo Andrea Ballabio - . Io oggi mi chiedo cosa questa amministrazione non capisce? I cittadini a livello nazionale e locale chiedono maggiore sicurezza e la strada migliore per rispondere sono le telecamere».

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