Nell’ufficio postale di Dongo, in via don Giovanni Manzi, giace almeno una tonnellata di posta arretrata. Questo, secondo i rappresentanti dei sindacati, che giurano di aver visto l’enorme ammasso di buste e pacchi con i loro occhi.
Un dato al limite dell’incredibile che, da solo, rende il quadro della critica situazione che si presenta da tempo in paese e nel territorio per quanto riguarda la consegna della corrispondenza.
Il segretario generale di Slc – Cgil di Como, Giovanni Fagone, e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Marco Di Vico, hanno inviato l’ennesima segnalazione ai vertici di Poste Italiane.
«Nelle comunicazioni precedenti- fanno sapere in una nota - avevamo chiesto di sospendere l’implementazione della nuova organizzazione del lavoro con recapito a giorni alterni per riuscire a risolvere le criticità segnalate. Ora, invece, ovunque si registra un costante e preoccupante aumento delle giacenze. Nel centro di Menaggio, in particolare, ci viene segnalata dagli operatori di sportello una difficoltà operativa giornaliera degli uffici a causa dell’aumento delle giacenze».
«E a Dongo – aggiungono Fagone e Di Vico – siamo al punto che gli impiegati non trovano nemmeno più lo spazio necessario alla luce della mole di posta giacente: il locale dedicato al recapito, insomma, risulta ormai quasi inaccessibile».
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