Al via la vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2012-2013. Il Ministero della Salute, infatti, ha già emanato la Circolare annuale con le indicazioni per la prevenzione ed il controllo dell'influenza stagionale: l'obiettivo di quest'anno è vaccinare il 75% degli ultra sessantacinquenni e tutti i gruppi a rischio, come risultato minimo perseguibile e il 95% come risultato ottimale.
Tuttavia, la notizia di questi giorni del ritiro dal commercio di alcuni lotti del vaccino antinfluenzale dell'azienda farmaceutica Crucell e il divieto del 24 ottobre di acquisto e utilizzo dei vaccini antinfluenzali della ditta Novartis, hanno provocato molti timori nelle famiglie. Per questo motivo, i pediatri del Gruppo di lavoro “Vaccini e Vaccinazioni” della Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) hanno deciso di intervenire allo scopo di tranquillizzare le famiglie sull'efficacia e la sicurezza dei prodotti antinfluenzali.
“I vaccini sono estremamente controllati - rassicura la Dott.ssa Luciana Nicolosi, Coordinatrice del Gruppo di lavoro “Vaccini e Vaccinazioni” della SIPPS – prima di essere messi in circolazione, infatti, questi vengono sottoposti a numerosi accertamenti e ferrei controlli. Può capitare che si rilevi un problema, perché comunque si tratta di prodotti biologici, ma in tal caso le aziende ritirano, in via precauzionale, non solo i lotti sospetti, ma l'intera produzione. Questa misura cautelare viene da sempre adottata da tutte le aziende farmaceutiche, anche se si presenta il minimo rischio. Il blocco dei lotti di vaccino antinfluenzale prodotti dall'azienda farmaceutica Crucell, quindi, è stato predisposto cautelativamente e soprattutto, è stato effettuato prima della loro immissione in commercio. Quanto ai vaccini della ditta Novartis – prosegue la Dott.ssa Luciana Nicolosi - il Ministero della Salute e l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo di alcuni vaccini antinfluenzali (Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato e Fluad), poiché questi potrebbero presentare una maggior reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate. Ai cittadini è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito, come si legge nella nota Ministeriale, anche se in realtà questi vaccini non sarebbero ancora arrivati ai medici e ai farmacisti. E' importante invece che la popolazione non venga scoraggiata a vaccinarsi, proprio perché quanto accaduto, è la verifica che i controlli sono molto stretti. Ci sono sette milioni e mezzo di dosi approvate e utilizzabili di altre aziende, in modo da far partire la campagna vaccinale».
Secondo i pediatri della SIPPS, è importante che le famiglie acquistino maggiore consapevolezza dei vantaggi correlati alla vaccinazione e che siano a conoscenza degli eventuali rischi che si corrono in caso contrario. L'influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica, per il numero elevato di persone colpite. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC), stima che ogni anno circa 40.000 persone muoiano prematuramente a causa dell'influenza nei paesi dell'Unione Europea. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con patologie croniche di base. Lo scorso anno, inoltre, l'incidenza maggiore della malattia si è osservata nella fascia di età pediatrica compresa tra 0 e 14 anni. In linea con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, quindi i pediatri SIPPS consigliano il vaccino antinfluenzale a tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.
Inoltre, il vaccino è fortemente raccomandato a diverse categorie di persone, tra cui: i soggetti dai 6 mesi di vita in poi, specie se affetti da patologia cronica (soggetti ad alto rischio), ai familiari e contatti di tali soggetti; ai bambini e adolescenti in trattamento con ac. Acetilsalicilico, donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, individui di qualunque età lungodegenti, alcune categorie professionali a rischio di contrarre e/o trasmettere la malattia.
E' importante sottolineare che la vaccinazione viene offerta gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano la malattia. Il periodo di somministrazione del vaccino antinfluenzale va da metà ottobre a fine dicembre e la protezione indotta comincia due settimane dopo l'inoculazione del vaccino e perdura per un periodo di sei-otto mesi, per poi declinare.
“Oltre ad una protezione soggettiva, la vaccinazione garantisce la protezione di chi è a contatto con il vaccinato – ha dichiarato infine Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS - questo effetto viene denominato “protezione di gregge” ed impedisce la diffusione del contagio a conviventi, familiari e conoscenti. E' per tale ragione che il vaccino antinfluenzale è raccomandato anche a tutti i bambini sani di età compresa tra 6 e 24 mesi (fino ai 5 anni) che in tal modo proteggeranno oltre che se stessi, anche gli individui anziani del proprio nucleo familiare, quelli cioè che rischiano maggiormente le complicanze con relativo aumento delle ospedalizzazioni e anche il decesso.” Va ricordato, infine, che i vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali.
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