Variante della Tremezzina
Fumata grigia per i movieri

Dal 26 maggio in vigore l’ordinanza per i mezzi pesanti, ma nulla di deciso sui controlli. I sindaci chiedono all’Anas di farsi carico del costo di 60mila euro

Fasce orarie per i mezzi pesanti “sì”, osservatori del traffico “ni”.

Si può riassumere così l’esito di una parte sostanziale del tavolo di coordinamento sulla variante convocato ieri a metà pomeriggio dal prefetto Andrea Polichetti d’intesa con il presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca per una valutazione operativa del da farsi lungo la Regina nei mesi estivi, dopo l’aumento (in parte già avvenuto) del traffico dovrà fare i conti anche con il cantiere della variante.

E così sarà riproposta già prima dell’ultimo fine settimana di maggio l’ordinanza Anas che contempla le ormai note fasce orarie per i mezzi con lunghezza superiore agli 8,60 metri, all’interno delle quali - tanto per rendere appieno il concetto - al mattino si potrà salire, ma non scendere nel tratto Colonno-Tremezzina, e viceversa al pomeriggio.

In questo contesto va però segnalato che dal 15 giugno - ieri è arrivata l’ufficializzazione - il distaccamento di Tremezzina della Polstrada tornerà pienamente operativo (sino al 15 settembre). E veniamo al capitolo legato agli osservatori del traffico. L’obiettivo è far sì che osservatori e fasce orarie possano interagire già da fine mese, ma per quanto concerne gli osservatori c’è l’ostacolo dei costi, considerato che il servizio da giugno a settembre dovrebbe costare 60 mila euro.

Dal territorio (leggasi sindaci) ieri è arrivata ad Anas la richiesta o quantomeno una nuova sollecitazione per accollarsi i costi del servizio proprio per il fatto che ora c’è anche l’incognita dei mezzi di cantiere con cui fare i conti.

(Marco Palumbo)

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