Vecchio Sant’Anna
Offerta a sorpresa

L’ipotesi di acquisto da parte dell'Amministrazione provinciale non è più solo una provocazione. Carioni: «Rilevarlo? Parliamone». Oggi tavolo tecnico

Era il 28 luglio dell’anno scorso quando il capogruppo del Pd a Villa Saporiti, Mauro Guerra, dopo aver saputo che la seconda perizia dell’Agenzia del territorio aveva abbassato da 69 a 32 milioni il valore dell’area Sant’Anna, esclamava in aula: «Se costa così poco, compriamola noi. L’amministrazione provinciale faccia subito questo investimento». Sono passati sei mesi e quella che era sembrata una semplice provocazione, sta diventando qualcosa di molto più concreto. L’ultima perizia effettuata da Infrastrutture Lombarde, d’altra parte, ha ulteriormente dimezzato il valore del comparto, sceso a soli 15 milioni. L’ipotesi che Comune e Provincia possano realmente acquisire il comparto destinato alla vendita, così, prende piede. A favore si sono espressi Pd e Udc, mentre il consigliere provinciale Giancarlo Galli ha presentato una delibera per chiedere che la Provincia compri l’area e la Uil in passato aveva lanciato l’idea dell’azionariato popolare. Persino il numero uno di Villa Saporiti, Leonardo Carioni, non chiude la porta a questa possibilità: «Si può fare un ragionamento - afferma - anche se il primo passo da compiere è impedire che l’area venga svenduta». No alla cessione a 15 milioni, dunque, per poi magari valutare la possibilità di acquisire il comparto.
La stima di 15 milioni sarà certamente al vertice della riunione odierna della segreteria tecnica. Intorno al tavolo si siederanno nuovamente i rappresentanti di Comune, Provincia, Sant’Anna, Asl, Regione e Infrastrutture. E il clima si preannuncia tesissimo. Villa Saporiti chiederà lumi alla Regione sulla validità dell’ultima perizia e, in caso di riposta positiva, si opporrà alla «svendita» dell’area, bloccando la variante urbanistica e valutando poi la possibilità di acquistare il comparto. Se, invece, i vertici regionali parleranno nuovamente di «stima non significativa», come accaduto in questi giorni, la Provincia proporrà di commissionarne un’altra all’Agenzia del territorio. Senza certezze sul valore dell’area, è il ragionamento, non si procede con la variante.

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