Ma i riflettori per gli storici appassionati del marchio saranno sicuramente puntati anche sulla «flagship» del modello: il 1750 TBi da 235 cv abbinato all'esclusivo allestimento Quadrifoglio Verde. Questo motore ha la coppia specifica di 195 Nm/litro (la più alta tra i motori benzina della categoria) e, come punto di eccellenza, la coppia massima di 340 Nm raggiunta già a 1.900 giri. Conclude questa parte dell'esposizione una Giulietta Distinctive 1.4 Turbo da120 cv.
Anche MiTo troverà a Ginevra la vetrina ideale dove presentare la sua immagine di vettura tecnologica pur mantenendo il suo posizionamento di compatta sportiva capace di conquistare clienti attenti alla cura dei dettagli e al massimo piacere di guida. Ecco allora sfilare sulla passerella svizzera la nuova versione Turbo TwinAir equipaggiata con l'innovativo bicilindrico 0.9 Turbo TwinAir che garantisce prontezza di risposta e agilità grazie ad una potenza di 85 cv a 5.500 giri/min ma soprattutto ad una coppia di ben 145 Nm costante tra i 2.000 e i 3500 g/min. Il tutto a fronte di una sensibile riduzione dei consumi e delle emissioni (solo 98 g/km di CO2).
In rappresentanza dell'anima più dinamica del modello sarà presente anche la potente versione «Quadrifoglio Verde», il 1.4 MultiAir Turbo da 170 cv che si è rinnovata con originali e distintivi elementi estetici, oltre a contenuti di grande interesse nel campo del comfort. Oltre al 1.4 litri MultiAir, premiato come migliore nuovo motore del 2010, la MiTo Quadrifoglio Verde sfoggia inoltre l'innovativo «Alfa Active Suspension», un sistema di controllo attivo e continuo degli ammortizzatori elettronici sviluppato grazie al connubio tra il lavoro dei progettisti e la sperimentazione su strada Alfa Romeo.
Sintesi dell'esperienza acquisita nelle competizioni, quindi, il dispositivo permette a MiTo Quadrifoglio Verde di eccellere ulteriormente in termini di agilità ed handling, regalando un feeling di guida eccezionale e una sicurezza senza paragoni. Senza contare che il sistema «Alfa Active Suspension» si interfaccia perfettamente con i tre diversi settaggi del dispositivo di controllo dinamico della vettura gestendo, così, tutte le applicazioni presenti sulla vettura: dall'ESP allo sterzo, dal differenziale elettronico Q2 alla risposta del motore e, quando presente, all'Alfa Tct. Infine, spazio alla versione 1.4 Multiair Turbo 135 cv con cambio automatico a doppia frizione Alfa TCT che regala ottime perfomance: 7,1 l/100Km nel ciclo urbano, 126 g/km di CO2 e 8,2 secondi per passare da 0 a 100 Km/h. Si tratta del miglior esempio della voglia di essere all'avanguardia insita nel Dna di Alfa Romeo MiTo: infatti, è stata la prima vettura a proporre sia il rivoluzionario motore MultiAir sia il cambio automatico Alfa.
Daniele Vaninetti
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