Via alla stagione di Ballerini
Pensando già alla Roubaix

Proprio ieri, la prima tappa del Saudi Tour (ottavo posto), corsa che, dopo la cancellazione dello scorso anno a causa del Covid-19

Il percorso che separa Davide Ballerini dalla “sua” Rubaix è lungo e parte addirittura dal deserto.

Proprio ieri, infatti, la prima tappa del Saudi Tour (per il canturino subito un ottavo posto), corsa che, dopo la cancellazione dello scorso anno a causa del Covid-19, vede ai nastri di partenza ben otto formazioni World Tour.

Tra queste c’è appunto la Quick-Step Alpha Vinyl, squadra che oltre al comasco Ballerini annovera anche un secondo comasco d’adozione, ossia l’ex Canturino 1902 – e valtellinese d’origine – Andrea Bagioli.

«Non ho grandissime aspettative. La mia stagione è improntata alla Rubaix», racconta il corridore lariano, che certo non va comunque in Arabia Saudita con l’idea di fare vacanza e che, qualora se ne presentasse l’occasione, proverà la zampata: «Non mi tirerò indietro da qualche volata», conferma.

Nel mirino, e l’ha ripetuto più volte, c’è la classica monumento di Francia, un appuntamento dal fascino non scontato che si terrà il prossimo 17 aprile.

Dall’inizio stagione ad allora, due mesi e mezzo densi di appuntamenti per trovare la forma.

Il primo, come detto, è il Saudi partito ieri, una manifestazione «con temperature un po’ eccessive, alle quali riesco comunque ad adattarmi» che - a dirlo è lo stesso Ballerini - servirà un po’ anche per saggiare la gamba in vista degli appuntamenti successivi.

«Mi sento bene. Iniziamo la stagione con il Saudi, poi mi piacerebbe andare in altura 2-3 settimane prima della San Remo e delle altre classiche. Lo scorso anno ho iniziato nel migliore dei modi, vincendo gare e rinnovando il contratto. Successivamente mi sono messo a disposizione della squadra pensando al Mondiale e alla Rubaix. Al primo sono caduto, una caduta che si è ripercossa sulla seconda, perché a metà gara non riuscivo più a pedalare. Ciò era dovuto a una microfrattura a una vertebra, che abbiamo scoperto con le lastre successive», ricorda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA