Via Cantù, controlli con il telelaser. Grippo: «Questo è solo l’inizio»
Erba Agenti appostati vicino all’oratorio. L’assessore: «Troppi incidenti, non è per fare cassa». Iniziativa del Comune, ma metà degli incassi andrà alla Provincia proprietaria della strada
Se la legge non consente l’estensione del tutor o la posa di un autovelox fisso, come richiesto più volte dall’amministrazione erbese alla Provincia di Como, al Comune non resta che fare da sé. Nei giorni scorsi in via Cantù sono partiti i rilevamenti con telelaser da parte della polizia locale: il mandato è chiaro, proseguire con controlli a tappeto fino a quando gli automobilisti non ridurranno la velocità nel tratto della provinciale Arosio-Canzo che passa da Buccinigo, tra l’oratorio e l’asilo della frazione.
Le prime segnalazioni sulla presenza degli agenti, appostati vicini all’oratorio di via Cantù, sono arrivate giovedì. Il vicesindaco Sofia Grippo, che ha la delega alla polizia locale, conferma: «È solo l’inizio. Ho chiesto al comandante Giovanni Marco Giglio di rilevare con assiduità la velocità dei veicoli in quel tratto, teatro di pericolosi incidenti negli ultimi anni, come su altre strade pericolose a partire da via IV Novembre ad Arcellasco».
Essendo una strada di competenza provinciale, metà degli introiti dalle multe finiranno a Villa Saporiti. Quasi una beffa se pensiamo che proprio la Provincia, alla luce delle disposizioni ministeriali per la posa di tutor o autovelox a controllo remoto, ha recentemente respinto le richieste del Comune di Erba di posare un rilevatore fisso. «In ogni caso - dice Grippo - mai come in questo caso lo scopo non è certo fare cassa, ma far viaggiare più lentamente le automobili».Il vicesindaco, insieme all’assessore Matteo Redaelli, ha chiesto più volte alla Provincia di estendere fino a lì il tutor già attivo sull’Arosio-Canzo: la presenza di un asilo e di un oratorio, a fronte di tanti veicoli che escono di strada, rendono il tratto molto pericoloso.
L’ultimo incidente risale a lunedì 5 giugno, quando una Lancia Musa guidata da una donna di 61 anni è finita nel cassone di un camion che si è ribaltato in mezzo alla strada, probabilmente a causa del fondo scivoloso. Il dirigente provinciale Bruno Tarantolaha detto che i decreti ministeriali parlano chiaro: il tutor non si può estendere perché ci sono troppe strade laterali che si immettono in via Cantù, mentre per l’autovelox fisso manca uno storico di incidenti mortali o interamente attribuibili all’alta velocità dei veicoli.
Per le stesse motivazioni, del resto, la Prefettura di Como aveva negato al Comune di Erba la posa di un autovelox in via Adua, richiesto a gran voce dai residenti. «A fronte di queste risposte - commenta Grippo - non ci resta che garantire autonomamente la sicurezza dei tratti più pericolosi, a partire ovviamente da via Cantù nei pressi dell’oratorio. Si spiegano così i primi appostamenti con telelaser, che proseguiranno a lungo: l’obiettivo è abituare gli automobilisti a percorrere quel tratto a velocità ridotta, soprattutto nelle giornate di pioggia quando si è verificato il maggior numero di sinistri».La richiesta alla polizia locale, ora che sono entrati in servizio due ausiliari della sosta per il controllo dei parcheggi e che le scuole sono finite, è di dedicare il maggior tempo possibile alla sicurezza stradale.
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