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Giovedì 23 Aprile 2009
Via stadio e auto:
rivoluzione a lago
Comune ed Edili lanciano il concorso di idee per la zona
Tutte le parti nuove del Sinigaglia verranno abbattute
«Sono d’accordo con l’idea di riprogettare completamente la zona - spiega Rallo - e lo stadio deve tornare a servizio delle società sportive di Como e delle famiglie. Non ha senso chiudere tutta la zona attorno ogni due settimane per le partite del Como che, tra l’altro, hanno pochi spettatori». E la squadra? «Lo stadio nuovo va fatto fuori città e dal Sinigaglia vanno eliminate tutte le costruzioni aggiunte successivamente. Ora lavorerò per inserire nel Pgt la prospettiva della zona stadio».
A lanciare il sasso, come detto, l’Ance guidata da Valentino Carboncini che come programma dell’associazione ha avuto l’idea di finanziare un concorso di idee per ripensare tutta la fascia a lago che va dall’hangar fino al cantiere delle paratie. Teoricamente, quindi, include anche i giardini, ma visto che lo stesso Carboncini ha chiarito che i contorni saranno definiti dall’amministrazione comunale, il concorso terrà conto del progetto che riguarda la sistemazione dell’area giochi
«Chiederemo la disponibilità agli ordini professionali - spiega Carboncini - per stendere il bando e le regole. Stiamo lavorando a questa idea da due anni e adesso siamo pronti. Fisseremo un incontro con l’amministrazione per concordare i contorni e sentire le richieste del Comune. Pensiamo a qualcosa di qualitativamente molto elevato con l’obiettivo di dare allo stadio la sua funzione originaria».
I parcheggi a raso attualmente presenti lungo l’intero perimetro del Sinigaglia verrebbero cancellati e sostituiti da un autosilo interrato, sulla falsa riga di quello dell’Ex zoo. Questo significherebbe pedonalizzare l’area e rivalutare completamente tutta la parte razionalista che include anche le società sportive (Canottieri, Yacht Club). Del vecchio Sinigaglia verrebbe mantenuta la parte con le palestre, la piscina e tutta la parte "bassa". Addio, invece, alle curve (in tubolari metallici e anche a quella realizzata appena pochi anni fa per la stagione in cui il Como ha giocato in serie A). L’ipotesi è quella di ripristinare la pista di atletica, come caldeggiato più volte in passato dall’ex sindaco e presidente del Coni Alberto Botta. In pratica ci sarebbe la vista lago dappertutto e anche la zona dei distinti sarebbe ridimensionata.
I tempi del bando sono già stati in parte fissata: il documento verrà emesso entro settembre e, da allora, scatteranno i tempi riservati agli architetti per presentare i progetti. Le stime dell’Ance parlano di un tempo compreso tra i 90 e i 120 giorni. In pratica significa avere, entro l’inizio del 2010, avere i dettagli del progetto vincitore. Progetto che, secondo Carboncini, dovrà essere strutturato in lotti distinti: in questo modo dovrebbe essere più semplice, anche per il Comune, recuperare le risorse economiche per realizzare l’intervento. «Oggi il 50% della zona a lago - chiude Carboncini - è rappresentato da strade e parcheggi: se si realizzano in modo sotterraneo, aumentano gli spazi. Si potrebbe, per questo, ipotizzare una piccola struttura ricettiva, ma sarà il Comune a decidere».
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