Viaggio sul lungolago
Entro un mese darsena a nuovo

Reportage tra gli operai al lavoro sul maxi cantiere. Posizionato il ponte prefabbricato largo 23 metri

Gerosa: «Sistemeremo anche il marciapiede»

Como

Più di un secolo fa le prime pietre su quello che sarebbe diventato il lungolago di Como. Le nuove automobili, il tram (i binari, se si fa un po’ di attenzione, si vedono ancora oggi) fino ad arrivare al maxi cantiere delle paratie, la prima vera trasformazione radicale della fascia a lago.

Già nel 2011 era stato dato a Lorenzo Jurina un incarico da 25mila euro per cercare una soluzioni ai guai della darsena. «Nel corso dell’avanzamento del cantiere delle “paratie” - scriveva il dirigente del settore Antonio Viola - è emerso che le solette di copertura, del manufatto di collegamento tra il lago di Como e la darsena, esistente nei pressi di Piazza Sant’Agostino, presentano delle rotture dei tiranti in acciaio, a causa, presumibilmente, del degrado subito dalle medesime strutture metalliche per il decorso del tempo, stante il riscontrato diffuso strato di ossidazione sulle stesse».

Fare un viaggio sotto la darsena, allora era un tuffo nella ruggine e, in un certo senso, nel tempo che passa. Poi, nel gennaio scorso si era registrato un cedimento della strada con l’apertura di una voragine e la scoperta che una parte del muro di sostegno presentava delle lesioni. A maggio i tecnici comunali - durante uno dei controlli periodici per quello che era ormai un sorvegliato speciale per Palazzo Cernezzi - erano saliti su una piccola barca e arrivati fin sotto la volta della darsena, per verificare le condizioni della soletta. Notizie pessime, addirittura si staccavano i mattoni e l’allora dirigente Viola non aveva potuto far altro che prendere provvedimenti drastici in attesa dei lavori per il rifacimento della soletta: divieto di transito sul lungolago ai mezzi oltre le 3.5 tonnellate e presenza fissa di agenti della polizia locale, almeno fino a quando non è stato messo il tanto contestato portale.

Alla fine di agosto l’individuazione da parte dell’amministrazione dell’impresa a cui affidare i lavori: la ditta valtellinese Acquistapace che si era già occupata, nel 2011, del cantiere per il consolidamento della passeggiata di Villa Olmo, realizzato dalla precedente amministrazione comunale.

Gli operai sono al lavoro dalla fine di agosto e, nella notte tra il 9 e il 10 ottobre, è stato chiuso completamente il lungolago per la posa della soletta del nuovo ponte. Otto i mezzi - autoarticolati - arrivati: la gru, due camion con le zavorre e le piastre di appoggio, oltre a cinque autoarticolati con le cinque lastre. Le operazioni di avvicinamento al cantiere sono state coordinate in modo da garantire il montaggio in sequenza delle lastre.

In pratica oltre alla soletta è stato costruito un nuovo muro di fianco al vecchio, che non è stato demolito in quanto ha funzioni di consolidamento del terreno.

I due terzi del lavoro (coordinato dal direttore lavori Leonardo Errico con Ciro Di Bartolo e con Pietro Gilardoni come collaudatore) ormai sono completati e, come chiarisce l’assessore alle Reti Daniela Gerosa, «entro fine mese il cantiere si sposterà sul lato darsena». E aggiunge: «Il settore reti ha veramente fatto l’impresa, visto che stiamo parlando di un progetto di ampio impatto su una delle zone cruciali della città. Procede speditamente nonostante le difficoltà e, entro fine mese, ci sarà lo spostamento delle corsie. Non è detto, però, che si riesca a riaprirne due a causa delle dimensioni dei mezzi di lavoro».

Nel corso dei lavori sono emerse anche le pessime condizioni (per rendersene conto di persona basta andare sul lato opposto della darsena, nel giardino del Palace) del marciapiede che verrà completamente rifatto utilizzando il ribasso d’asta. L’obiettivo è quello di «completare tutto entro fine novembre».

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