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Sabato 26 Marzo 2011
Villa Camozzi a Ranica
apre le porte per il Fai
Quest'anno per rappresentare la provincia di Bergamo nella 19ª giornata Fai (Fondo ambiente italiano) di primavera è stato scelto il paese di Ranica, e in particolare la sua chicca risorgimentale: villa Camozzi.
«L'edificio è stato scelto perché d'appartenenza dei conti Camozzi – spiega Annalisa Zaccarelli, archivista storico all'Università degli studi di Bergamo e referente del comune per l'iniziativa –, noti finanziatori del Risorgimento. La villa stessa è stata peraltro punto di ritrovo carbonaro».
L'iniziativa, che ufficialmente ha preso il via ieri all'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo in via Tasso con il saluto di Teresa Arslan Ginoulhiac, capo delegazione Fai di Bergamo, proseguirà per due giorni, fino a domani. Nel corso dei due giorni sarà possibile effettuare visite guidate all'interno della villa in due turni, il primo dalle 9,30 alle 14 a cura del Gruppo guide turistiche Città di Bergamo, il secondo dalle 14 alle 17,30 a cura degli studenti della classe terza della scuola secondaria di 1° grado di Ranica.
L'amministrazione di Ranica, concorde con gli organizzatori del Fai, ha ulteriormente implementato l'offerta: «Oltre la visita di villa Camozzi – continua Annalisa Zaccarelli – , alla quale, ricordo, saranno affiancate una serie di iniziative musicali, culturali e ambientali, l'amministrazione ha predisposto degli appuntamenti per valorizzare al massimo il paese e la comunità». Oggi e domani, con ritrovo al centro culturale «Roberto Gritti», sarà possibile scegliere tra 4 itinerari legati alla storia passata e presente del paese di Ranica; partendo con la mostra dei libri sul Risorgimento contenuti nella biblioteca, passando per le visite guidate al centro culturale stesso, le passeggiate fra ville e cascine del paese, la visita della chiesa Parrocchiale «SS. Sette Fratelli Martiri». «Siamo molto felici di poter ospitare questo evento – commenta Paola Magni, sindaco di Ranica –. Tutta la comunità ha risposto positivamente. Ci aspettiamo un buon afflusso, ma siamo ampiamente preparati».
Enrico Vitali
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