Volontari comaschi
per l’alluvione a Modena

Anche alcuni volontari comaschi della Vigilanza antincendi boschivi in Emilia dopo l’alluvione del modenese per ripristinare l’argine del fiume Secchia.

Como

Anche alcuni volontari comaschi della Vigilanza antincendi boschivi in Emilia dopo l’alluvione del modenese per ripristinare l’argine del fiume Secchia. Ore di lavoro intenso per cercare di restituire al più presto un po’ di normalità alla popolazione colpita da questa terribile emergenza.

«Il nostro compito era di preoccuparci del funzionamento delle torri faro impiegate di notte per illuminare il cantiere per la ricostruzione dell’argine – racconta Nicola Lazzarini, volontario Vab – si trattava di dieci elementi di illuminazione di dimensioni medie e di tre di grandi dimensioni».

Il cantiere aperto nel modenese dopo la terribile alluvione causata dal maltempo necessitava di un monitoraggio 24 ore su 24 visto che i camion con il materiale lavoravano senza sosta, così come le ruspe in funzione costantemente. «Di giorno ci preoccupavamo della manutenzione, controllando i generatori a gasolio o benzina, mentre la notte dovevamo accertarci che tutte le luci fossero accese e di provvedere alla sistemazione in caso di guasti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA