Wikileaks, gli Usa su Berlusconi:
"Vanitoso, incapace e fa festini"

Mondo in fibrillazione per i primi file "rubati" da Wikileaks al dipartimento di Stato americano. Poco edificanti i giudizi sul premier italiano, clamorose rivelazioni sui principali scenari di tensione

I famosi file segreti del Dipartimento di Stato Usa, "rubati" dal sito Wikileaks stanno uscendo un po' alla volta attraverso i siti dei giornali che li hanno avuti in anteprima e sul sito della stessa organizzazione. Ma ciò che sta uscendo è solo una minima parte del "tesoro" trafugato dai pc del Dipartimento di Stato. E forse ciò che si sta leggendo non è nemmeno il materiale più periocoloso per gli Stati e i loro leader.
Comunque per quanto riguarda l'Italia i giudizi americani sul premier Silvio berlusconi sono tutt'altro che edificanti: Il presidente del consiglio"suscita a Washington sfiducia profonda" scrive, ad esempio, secondo quanto racconta lo spagnolo El Pais , un funzionario americano a Roma, Elizabeth Dibble. La stessa poi definisce il premier "incapace, vanitoso e inefficace come moderno leader europeo".
Il quotidiano spagnolo ha messo in rete parte dei file confidenziali in cui si parla anche delle "feste selvagge" del presidente del Consiglio italiano
Ma il premier finisce sotto tiro anche per i suoi rapporti stretti con Putin di cui è definito "il portavoce europeo".
I "diplomatici americani riportano nel 2009 come i loro contatti italiani descrivano il rapporto fra Berlusconi e Putin come "straordinariamente stretto". Un rapporto fra i due che include anche "generosi regali", lucrosi contratti nel campo energetico e "un oscuro intermediario italiano che parla russo". I file dall'Italia sono  3mila e 12.
Ma a finire nel mirino dei giudizi riservati americano sono molti dei leader mondiali. Gheddafi è definito un ipocondiraco e amante del botx, sempre con un'infermiera bionda e formosa al seguito.
Tra le prime cose più importanti, in grado di ingenerare profonde crisi nei rapporti internazionali, la rivelazione che l'Arabia Saudita voleva attaccare l'Iran, che gli Usa hanno spiato i vertici dell'Onu, che la Cina  ha usato i suoi hacker per attaccare Google e gli Usa, che la Corea del Nord ha dato armi all'Iran e che il vicepresidente afghano è arrivato in Arabia con 52 milioni di dollari nella valigia.
Tuttavia ciò che è ucito sarebbe solo un antipasto, per di più concentrato su elementi di gossip. Infatti i documenti  verranno pubblicati "in vari blocchi nei prossimi mesi" scrivono i responsabili del sito.
"Gli argomenti trattati sono di tale importanza, e geograficamente così estesi, che fare diversamente non renderebbe giustizia al materiale". I responsabili promettono ulteriori rivelazioni sugli "occhi chiusi" degli Usa su casi di corruzione e abusi dei diritti umani" in Stati satellite, l'attività di lobby delle compagnie americane, accordi sottobanco con Nazioni neutrali.

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