Musica
Lunedì 27 Settembre 2010
Cambi: esce «Grinderman 2»
Nick Cave ritrova grinta e band
Esce «Grinderman 2», il nuovo disco ha pochi fronzoli e molte frecce nel suo arco: nove canzoni molto dirette, spiccano Mickey Mouse and the Goodbye Man, la quasi ipnotica Heathen child, il pop inatteso di Palace of Montezuma. Cave in concerto al Live Club di Trezzo d'Adda mercoledì 6 ottobre
Eppure... Eppure, ad ascoltare gli ultimi dischi, sembrava proprio che le cose fossero andate così. Il sublime era stato toccato da The boatman's call ma, nei dieci anni seguenti, prima si è abbandonato ai languori eccessivi di No more shall we part (zeppo di ballate stupende, peraltro), poi Nocturama e il doppio Abattoir blues / The lyre of Orpheus mostravano un talento che si stava inaridendo come le coste australiane incalzate dal deserto. Quindi, c'era la necessità di una svolta che, per Cave, passava attraverso un paio di... baffoni da fuorilegge ottocentesco.
Una nuova band con vecchi musicisti visto che Warren Ellis, Martyn P. Casey e Jim Sclavunos militano anche nei Bad Seeds. E allora dove sta l'inghippo? È tutta una questione di atteggiamento: dimenticato il “compositore a cottimo”, Nick non è il leader di una band (anzi, nell'altro caso lui è un solista accompagnato da un gruppo) bensì primo inter pares. I testi, naturalmente, sono tutti suoi, chi potrebbe scriverli meglio di lui, ma le musiche nascono da jam collettive, anzi, per una volta sono le parole a doversi adattare alle note e ai suoni e non viceversa. Il primo disco, Grinderman naturalmente, ha fatto parlare di un ritorno alle atmosfere dei Birthday Party anche se, in realtà, l'impressione generale è più vicina ai primissimi frutti dei Bad Seeds, The firstborn is dead, soprattutto. Oggi esce Grinderman 2 e in mezzo c'è stata un'altra rivoluzione perché dopo avere perso un elemento fondamentale del sound della band principale, il rumorologo Blixa Bargeld, Cave ha visto sfilarsi anche l'amico d'infanzia Mick Harvey che lo aveva accompagnato in tutte le avventure eccetto questa. Il nuovo disco ha pochi fronzoli e molte frecce nel suo arco: nove canzoni molto dirette, spiccano Mickey Mouse and the Goodbye Man (con un titolo così spicca per forza), la quasi ipnotica Heathen child, il pop inatteso di Palace of Montezuma ma è tutto il disco a convincere. In concerto al Live Club di Trezzo d'Adda mercoledì 6 ottobre (biglietti a 34,50 euro, info www.liveclub.it).
Alessio Brunialti
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