Musica
Venerdì 30 Settembre 2011
Ecco l'addio al rock
di Noel Gallagher
Chiuso il capitolo Oasis, sembra chiudersi anche la fase più rock della carriera di Noel Gallagher. «Il rock è per i giovani e di certo non puoi essere un ribelle a 45 anni, quando hai tre figli», ha detto presentando il suo primo disco solista
Che l'età c'entri o meno, che il passato turbolento sia davvero alle spalle oppure no, l'ex mente creativa degli Oasis ha approfittato di «Noel Gallagher's high flying birds», album in uscita il 18 ottobre, per approfondire il suo stile compositivo un pò più melodico, fra ottoni, presenze orchestrali alla Ennio Morricone («uno dei più grandi compositori esistenti») e richiami alla psichedelia, con un marchio di fabbrica che ricorda alcuni dei brani che cantava con gli Oasis.
«Non farò più i suoni rock da stadio - ha però ammonito - non ho più una rock band e adesso sono in un processo di apprendimento che potrà migliorarmi, peggiorarmi o anche farmi restare uguale». Essere solista «in studio è facile perchè lavori col tuo ritmo e controlli tempi e modi - ha aggiunto - Il brutto sarà dal vivo perchè dovrò stare al centro del palco, cosa che francamente è alquanto fastidiosa».
Ma ha ripristinato i rapporti con il fratello? Vogliono sapere tutti: «Quale fratello? Ne ho due. Dite Paul? Ci ho parlato la settimana scorsa ed è un vero gentleman - glissa, nell'ilarità generale - Con l'altro no, non ci parliamo, ma va bene così, non sono dispiaciuto. Adesso avete i Beady Eye». E anche se Liam non riesce proprio a nominarlo, il maggiore dei Gallagher ammette però che «gli Oasis erano un'enorme band da palco, cui ho dedicato tantissimo tempo e impegno: non mi aspetto neanche la metà di quel successo, credo che più o meno venderò le stesse copie e gli stessi biglietti dei Beady Eye. Ma non mi interessano le vendite: sarei invece deluso di sapere che l'album non piace a chi l'ha comprato».
Dal vivo, Noel non esclude però di riproporre alcuni brani degli Oasis, come «Don't look back in anger», e anticipa che sarà affiancato da quattro musicisti (chitarra, basso, batteria e tastiera) che però non formeranno una band fissa. Il tour prenderà il via il 23 ottobre e toccherà l'Italia il 28 novembre, con una data all'Alcatraz di Milano: «Venite a vedermi e capirete che conta solo la musica e che il look, con cui tanti artisti sono ossessionati, non c'entra nulla».
Prendendo le distanze dall'attuale scena musicale, l'ex Oasis ha detto di non apprezzare alcuna nuova band: «Suonano tutti uguali. E comunque a 45 anni, con tre figli - ha rimarcato - è giusto che non capisca le nuove tendenze musicali».
E se anche gli Oasis, come tante altre band, decideranno prima o poi di riunirsi, lo dirà solo il tempo, o magari l'interesse economico: «Non avverrà di certo quest'anno - garantisce Noel - ma non vedo nulla di male nelle band che si riuniscono per soldi. A tutti piacciono i soldi. Quindi fate la vostra offerta».
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