Musica / Como città
Lunedì 11 Maggio 2009
STAR Con i suoni dell’universo
i Depeche Mode verso Milano
Il 18 giugno la band in concerto allo stadio Meazza con i brani del nuovo album <Sounds of universe> che domina la classifica
Sèguito del fortunato <Playing the Angel>, questo nuovo capitolo nella brillante carriera del gruppo segna il ritorno alle sonorità che caratterizzarono le imprese dei Depeche anni Ottanta, fotografate al meglio in album come <Some great reward> e <Black celebration>. Non più i fragorosi assalti sonori delle ultime stagioni quindi, ma la precisa volontà di rispolverare un sound da loro stessi inventato, attraverso un misurato utilizzo di sintetizzatori vintage e soluzioni di elettronica retrò. Principale artefice di questa scelta strategica e artistica è Martin Gore, il folletto biondo, o se preferite, l’angelo nero del synt-pop, ma, come nell’album precedente, Dave Gahan si è ritagliato un ruolo da autore, oltre che da carismatico showman e cantante della formazione. Suoi sono, per esempio, due dei brani più significativi della raccolta: <Miles away/The truth is> e <Hole to feed>, sintomo di una vocazione maturata nella pubblicazione di due album da solista e proseguita all’interno della band in una redistribuzione delle responsabilità. A ribadire la vocazione siderale di questo disco, ecco l’evocativo strumentale <Spacewalker>, una passeggiata tra le stelle per nulla convenzionale, un piccolo passo per chi lo ha scritto, ma un grande balzo per i molti fans del gruppo assiepati idealmente in ascolto attorno al "Mare della Tranquillità".
Archiviato il claustrofobico incedere di <Wrong>, già tormentone da più di un mese su radio e tv musicali, è un arioso pezzo corale come <Peace> a catturare il maggiore interesse per una sistematica diffusione nell’etere quale messaggio globale, mentre gli esercizi di stile affiorano copiosi nei pattern di <Perfect> e <Fragile Tension>. L’esplorazione si accende, invece, di piccole derive industrial in <Come back>, forse il pezzo più urticante del lotto, quasi un buco nero imprevisto lungo la rotta, ma fondamentale per mettere alla prova la reattività dell’equipaggio. La celestiale voce di Gore - già nella storia della band per alcune memorabili interpretazioni come <Somebody> oppure <Home> - trova in <Jezebel> un’altra perla da lanciare in orbita, fluttuante tema musicale per anime alla deriva.
L’intero lavoro sembra avere tutte le caratteristiche per farsi apprezzare a lungo, ogni cosa pare concepita con robotica precisione, senza ammiccamenti a facili anthem, ma pronto a conquistare il pubblico ascolto dopo ascolto, in una compiutezza che solo i sovrani del genere possono declinare con tal classe.
L’album è reperibile anche in una versione super lusso, in un cofanetto dalle mille sorprese che farà felici gli estimatori più devoti. Il <Tour of the Universe> dei Depeche Mode atterrerà a Milano il 18 giugno in uno stadio Meazza già sold out. Trasferte previste da tutto il sistema solare.
Fabio Borghetti
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