Buongiorno,
mentre a Milano qualcuna ha dormito sonni agitati, quivi non cambia nulla e, soprattutto, è di nuovo stramaledettamente lunedì. L'estate si avvicina e si palesa con i suoi più tipici segnali: il moltiplicarsi di televendite (di per sé moltiplicate dall'avvento del digitale terrestre che mi ha fatto dono di decine di canali nuovi di zecca da ignorare con voluttà) che ruotano attorno al concetto con fasce varie snellenti, miracolosi sistemi bifase per perdere centimetri, Stefano Zucchinali che smercia la versione contraria del suo finto camino a pellet, ovvero un condizionatore, insomma, tutti quei mutamenti naturali che precedono la calda stagione. Guardando tutto ciò (era domenica pure per me) ho pensato a quante foto avremmo potuto fare io e un altro tizio qualsiasi magrissimo spacciando le nostre foto per il "prima" e il "dopo" di uno qualsiasi di codesti prodotti, perfino la pedana vibrante o quella specie di aggeggio di tortura che ti fascia e ti frulla le chiappe. Tanto gli uomini con la barba son tutti uguali, soprattutto quando vengono mostrati in foto mosse, controluce, distanti e sfocate. Invece ormai vado bene solo per comparire come "TESTIMONIANZA REALE" di prodotti tipo la vasca da bagno con lo sportello laterale o Federica, la maniglia amica (non so che viso avesse, neppure come si chiamava chi ha battezzato codesto prodotto, ma è un genio)...
Un brano abbondante: http://www.youtube.com/watch%3Fv%3D4IYRgQ9tYSg
(gli appuntamenti di domani sull'AlmanacCom del giorno dopo che si trova visitando la pagina http://www.laprovinciadicomo.it e poi cliccando sul banner della Settimana InCom - sì, lo so, è un po' farraginoso)
- L'ACQUA (NON) È UNA MERCE - La Feltrinelli, via Cesare Cantù 17, ore 18, ingresso libero.
Perché è giusto e possibile arginare la privatizzazione. L'autore Luca Martinelli dialoga con Giacomo Magatti, responsabile della comunicazione di Rete Clima L'acqua è ormai una merce e con la benedizione di politici e media si appresta a diventare - da bene comune e diritto di tutti - un affare per pochi. Una torbida verità la cui fonte è la recente riforma dei servizi pubblici locali. Questo libro ricostruisce la storia della privatizzazione dell'acqua in Italia dal 1994 a oggi, dimostrando come e perché la gestione pubblica degli acquedotti può essere la più efficiente. Per tenere, come scrive Erri De Luca nel prezioso testo inedito che apre il libro, "il conto delle gocce". "L'acqua è un bene comune. Privatizzarne la gestione vuol dire mercificare un diritto. Ma un diritto non si vende, semmai si tutela. Se il mercato vuol farci pagare l'acqua, come fosse un prodotto qualsiasi, noi rispondiamo: l'acqua è già nostra, l'acqua è di tutti noi". Martinelli è giornalista e redattore del mensile Altreconomia. Tra i firmatari dei questi referendari contro la privatizzazione del servizio idrico integrato, ha svolto ricerche in ambito universitario sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali. È anche autore di Imbrocchiamola! Dalle minerali al rubinetto, piccola guida al consumo critico dell'acqua, libro ormai giunto alla quarta edizione, e di Le conseguenze del cemento.
NdA: ...alla fine tutti questi dibattiti sull'acqua mi fanno venire soprattutto una gran sete, però va a finire che non bevo lo stesso acqua, non so com'è che sia...
- SAGGI DEI GRUPPI TEATRALI DEL LICEO VOLTA - Chiostro del Liceo Volta, via Cantù, ore 20.30, ingresso libero
Antigone di Sofocle con Stefano Nava (as Creonte), Francesca Piatti (as Antigone), Giuseppe Ragucci, Eleni Rallo, Elena Guerci, Matteo Anzani, Carola Fasana, Francesca d'Amico, Silvia Santoro e Martina Botta. Coro: Giorgio Marzorati, Imo Pezzola, Gianfranco Ricci, Carlotta Galimberti, Giulia Romano, Camilla Leoni, Riccardo Panza e Viola Colombo. Musiche composte ed eseguite da Federico Gandin. Regia di Marco Ballerini sotto la supervisione della professoressa Carmen Arcidiaco, che ha anche rivisitato il testo.
Come quando fuori piove, testi e regia di Lucia Bottinelli, musiche di Andrea Valentini.
NdA: ...questo mi riporta indietro di molti anni quando diressi inavvertitamente uno spettacolo consimile nel medesimo liceo, esperienza fondamentale perché mi si dischiuse una profonda verità artistica e umana: qualiasi cosa, non avrei mai fatto teatro...
- I LUNEDÌ DEL CINEMA - Spazio Gloria, via Varesina 72, ore 21, biglietti a 7 sacchi (soci Arci 6 sacchi)
Another Year di Mike Leigh con Jim Broadbent, Lesley Manville, Ruth Sheen.
Un altro anno, un anno fatto di quattro stagioni che si rispecchiano in altrettante unità di tempo di una pellicola che ruota attorno a Tom e Gerri (i nomi non sono scelti a caso), una coppia felicemente sposata che attraversa senza particolari scossoni sentimentali l'ingresso nella terza età. Non è così per Mary, amica e collega della donna, disperatamente alla ricerca di un compagno che potrebbe essere Joe, il figlio dei due amici, che sembra contraccambiarla, ma che si presenterà con una nuova fidanzata replicando la coppia perfetta dei genitori. L'autocandidatosi Ken non piace, invece, a Mary che potrebbe puntare su Ronnie, nipote di Tom in lite con il padre. Non si tratta, però, di una banale commedia sentimentale con annessa girandola di personaggi. Il tocco di Leigh (regista di Segreti e bugie, Il segreto di Vera Drake e La felicità porta fortuna, per non citare che alcuni dei suoi titoli più noti e apprezzati) fa di questo lungometraggio una raffinata riflessione sulla vita, sui rapporti tra le persone, su amicizia e amore, sui valori, il tutto con un casti di attori straordinario, volti noti a chi segue il percorso artistico del regista, come Lesley Manville, Ruth Sheen e il grandissimo Jim Broadbent (peraltro noto al pubblico anche per avere preso parte alla saga di Harry Potter).
NdA: ...ultimo appuntamento della stagione per i Lunedì che si congedano per la pausa estiva annunciando già la nuova edizione della storica rassegna che riprenderà il 12 settembre con la proiezione in lingua originale dell¹ultimo capolavoro di Terrence Malick, The tree of life.
http://www.lunedicinema.com/scheda.asp?id=412
- OCCHIO CRITICO - Società di mutuo soccorso, via Matteotti 11, Gaggino-Faloppio, ore 21, ingresso riservato ai soci con tessera (tessera a 10 sacchi)
Uomini di Dio di Xavier Beauvois
Uomini di Dio (Francia 2010, 122 minuti) di Xavier Beauvois
Gran premio della giuria al Festival di Cannes 2010. Quelli di Christian de Chergé, Luc Dochier, Christophe Lebreton, Michel Fleury, Bruno Lemarchand, Célestin Ringeard e Paul Favre-Miville sono sette nomi che, probabilmente, non dicono nulla. Erano sette dei nove religiosi che vivevano nel monastero di Tibhirine a Médéa, a meno di 100 chilometri da Algeri. Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1996 furono sequestrati da un nucleo di terroristi del sedicente gruppo islamico armato Jama'ah, che annunciò la loro esecuzione dopo estenuanti ma inutili trattative. I loro corpi non vennero mai ritrovati, solo le loro teste. Non c'è mai stata chiarezza definitiva su questa vicenda ma, nelle intenzioni del regista, c'era più la volontà di raccontare "il reale impegno dei monaci e la forza del messaggio di pace che desideravano attestare, restando in mezzo ai loro fratelli musulmani, nella possibilità di trovare un comune terreno di fraternità e spiritualità".
NdA: l'allegro ritorno dei preti trucidati. Gran film, eh: solo bisogna essere dell'umore. In pratica non c'è rassegna cinematografica che non lo abbia proposto...
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