Buongiorno,
(come sempre, di lunedì, si fa presto a dire buongiorno...) ieri ho preso coscienza di un grave problema che attanaglia una parte del nostro universo e che fino a ora avevo sempre colpevolmente ignorato. Mentre tutti si distraggono stupidamente con crisi politiche, batteri killer, guerre fratricide, oggi una réclame ha fatto finalmente luce su uno dei grandi mali del mondo: la paura delle donne di mostrare i calcagni screpolati con le scarpe aperte d'estate. PER FORTUNA, dopo secoli di dramma silenzioso, qualcuno ha rotto il silenzio creando un prodotto specifico. La dimostrazione era così convincente che pur non essendo donna né avendo i talloni particolarmente rovinati (non più del resto, insomma) ho provato l'intenso desiderio di acquistarne una confezione, chiedendomi, ad esempio, se essa fosse efficaciue solo per quella specifica zona e non anche, ad esempio, per i gomiti consunti o per le ginocchia usurate. Questa lunga attesa è finita: la cura c'è! La cura c'è!
(non so perché tutto questo mi ha riportato prepotentemente alla memoria la crema Ursus, spacciata dalla ditta Same Govj - che cito in quanto fallita da secoli - vera e propria versione nostrana della ACME cara a Vil Coyote attraverso le pagine di giornaletti tipo Diabolik, tra una scimmia di mare e un paio di occhiali per radioscopia - tra parentesi non funzionavano, non chiedetemi come lo so e non parliamo della spy pen, quella per guardare attraverso i muri, quella funzionava ma serviva un trapano a percussione per infilarci dentro quello che era, a conti fatti, uno spioncino tubolare. Dicevo? Ah, sì, la crema Ursus che spalmata sui muscoli li potenziava ingigantendoli a dismisura e che tutti, TUTTI, hanno usato in modo scorretto. Questa generazione oggi è classe dirigente, alcuni fanno perfino i giornalisti, non so se mi spiego...)
A proposito di anni Settanta, ieri la Rai ha riproposto codesta chicca, per chi se la fosse persa:
http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DbTFCwKvlKZo
(gli appuntamenti di domani sull'AlmanacCom del giorno dopo che si trova, cercando bene, nella pagina http://www.laprovinciadicomo.it e poi cliccando sotto il banner della Settimana InCom. Lo so, è un po' farraginoso perché non si deve cliccare il banner, come viene spontaneo, ma il link sottostante. Perché? I dunno... Questa settimana cercheremo una soluzione)
- LA CONTA DELLE STELLE - Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 20.45, ingresso libero
Il Liceo Teresa Ciceri presenta lo spettacolo liberamente tratto da Nel mare ci sono i coccodrilli: storia vera di Enaiatollah Akbari di Fabio Geda, musiche del maestro Antonello Rizzella.
NdA: ...solo non si vedono i due liocorni...
- AFGHANISTAN: FRONTIERA SPIRITUALE - Auditorium Don Guanella, via Grossi 18, ore 21.15, ingresso libero
Proiezione di Antonio Pasculli. Esplorazioni attraverso un caleidoscopio di immagini, un paese ricco di tradizioni e culture multietniche, con paesaggi che comunicano emozioni struggenti, incarnati nei volti degli afgani e nelle architetture. Una scoperta di complessità storica e artistica fondata sulla posizione geobaricentrica del paese rispetto alle direttrici est-ovest e nord-sud. Luogo di presenza del Sufismo fin dalle origini con le sue espressioni artistiche e di architetture di pregio integrate con il paesaggio. Pasculli, viaggiatore per lavoro e interesse personale, si è recato in tutti i continenti. È ufficiale della Riserva selezionata dell'Esercito, con mansioni legate alla ricostruzione. Ciò gli ha permesso di visionare aree di difficile accesso e di sviluppare la professione di architetto, paesaggista e designer in contesti nuovi (fuori dal circuito consumistico) dove l'approccio sostenibile è una necessità non una scelta.
NdA: ...mi sembra già di sentire la colonna sonora di Battiato...
- BOSCHI E FORESTE, UN PATRIMONIO DA RISPETTARE A GARANZIA DELLA SOPRAVVIVENZA DEL PIANETA - Società Ortofloricola Comense, via Ferabosco 11, Sagnino, ore 21, ingresso libero
A cura della dott.ssa Vanessa Vaio. Ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo. Le maggiori cause di questa perdita di aree forestali sono: la conversione in terreni agricoli, un taglio indiscriminato del legname, una gestione errata della terra e la creazione di insediamenti umani. L'Anno internazionale delle foreste mira ad accrescere la consapevolezza e a promuovere un'azione globale per la gestione, conservazione e sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste, comprese le specie arboree al di fuori delle foreste. Il 20 dicembre 2006, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione proclamando il 2011 Anno internazionale delle foreste per sostenere l'impegno di favorire la gestione, conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo. Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile globale: le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo; inoltre sono fonte di benefici a livello socio-culturale e costituiscono il fondamento del sapere delle popolazioni indigene (quest'ultimo argomento sensibilizza tantissimo chi le distrugge); infine, come ecosistemi, le foreste giocano un ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell'attenuare gli effetti del cambiamento climatico.
"Questo è un invito aperto a tutta la Comunità Internazionale - ha detto Pekka Patosaari, direttore del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste a riunirsi e lavorare insieme ai Governi, organizzazioni internazionali e società civile per fare in modo che le nostre foreste vengano gestite in modo sostenibile per le generazioni attuali e future".
NdA: ritengo che Pekka Patosaari abbia così ragione (non sto scherzando) che non farò neppure un giro in gugol per scoprire se è uomo, donna o arbusto...
http://www.ortofloricola.it
- FABBRICA DEL CANTO - Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo, Rovello Porro, ore 21, ingresso libero
Torna la rassegna internazionale di musica corale che con l¹edizione 2011 festeggia 20 anni di attività e il 150° anniversario dell¹unità d¹Italia. Si tratta di 49 concerti in Lombardia (quattro in provincia di Como): i fondi raccolti saranno destinati alle popolazioni delle favelas argentine. Performance di musica sacra del gruppo indonesiano Parahyangan Catholic University Choir. Questo coro è stato costituito nel 1962. Nei quasi 50 anni della sua esistenza ha raggiunto l'attuale livello di apprezzamento internazionale. Il coro ha tenuto concerti in Cina, Singapore, Taiwan, Giappone, Italia, Austria e Germania, ottenendo inoltre significativi piazzamenti nelle competizioni corali di questi Paesi, tra i quali il più recente è la vittoria al Concorso Internazionale Llangollen Musical Eisteddfod (ho controllato: esiste... non era mica scontato, neh...), Inghilterra, nel 2010. Le vittorie ottenute in competizioni corali di livello internazionale hanno consacrato la sua fama, ponendolo come punta di diamante della coralità indonesiana.
NdA: chissà quanto je rode alle altre: purtroppo vi è molta invidia nella coralità indonesiana...
http://www.jubilate.it
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