Buongiorno,
e buon agosto. Chiudete gli occhi per un istante, volete farlo per me (con me)? Grazie. Allora, immaginate che non ci sia il lago, che non esista. Che al suo posto, per una di quelle casualità del destino che rendono il mondo così com'è, ma poteva benissimo essere cosà come non è, che al posto del Lario, del ghiacciaio che lo ha formato, dei monti (addio monti, è stato bello), di tutto quello che sappiamo, ci fosse l'Etna. Il poderoso vulcano con le sue pittoresche eruzioni, abbastanza scintillanti da richiamare scienziati, ma soprattutto turisti, abbastanza leggere da risultare (quasi sempre) innocue, solo un sacco di cenere. Ma se l'Etna fosse qui, in ogni caso, si sarebbe provveduto a creare un sistema per arginare la lava, qualcosa di avveniristico che si sarebbe frapposto tra la lingua di fuoco e la città raffreddando i lapilli, trasformandoli in combustibile da rivendere a carissimo prezzo mentre il residuo, ricco di bauxite e manganese (ovvero quelle cose che in geografia ti giochi di fronte alla domanda "risorse minerarie?" andando abbastanza sul sicuro ovunque) verrebbe utilizzato nelle costruzioni. Così, almeno, ci avevano detto: poi, invece, salta fuori che stavano costruendo un muretto ripieno di ghiaccio, ma tutto si è fermato perché il ghiaccio, imprevedibilmente, si è sciolto. Poi si è pensato di assoldare dei tizi pronti a tirare manualmente cubetti di ghiaccio al fiume di lava che, nel frattempo, manco s'era visto. Alla fine il vulcano non si vede più, tutto impalcato, in attesa dello sblocco dei lavori. Per fortuna che un prodigo artista della palla si è industriato per creare un bel sostituto, noto come MONTE ZAMBRETNA, per arginare, se non la lava, almeno il problema. Ed è vietato fumare. Se il vulcano di casa nostra, invece, fosse stato il micidiale islandese Eyjafjallajkull, sicuramente prima ancora di pensare agli argini, qualcuno avrebbe chiesto di ribattezzarlo nel nostro dialetto Eyapjallankü (poi tutti ridono e gettano i bicchieri in mezzo al tavolo a U).
Il brano più che mai acconcio:
http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DIjGHwGkFIFw
- RIDILARIO - lungolago, Cremia, ore 21.30, gratuito.
Spettacolo di Marco Della Noce. Debutta con il gruppo comico de La Carovana, vincendo da solista il premio della critica al Festival nazionale del Cabaret nel 1988. Grazie a questa vittoria viene notato da Antonio Ricci, che lo vorrà nel programma comico Drive in. Negli anni novanta intraprende la collaborazione con la Gialappa's Band, partecipando a Mai dire gol, e successivamente con Serena Dandini ne L'ottavo nano. Partecipa nelle vesti di attore a tre film. L'apparizione a Zelig lo renderà uno dei comici più noti del panorama nazionale. Tra i suoi personaggi più noti, vi è il capomeccanico Ferrari che si diverte a fare scherzi a "Sochmacher". Nel 2006 ha doppiato il personaggio di Luigi nel film di animazione Cars - Motori ruggenti.
http://www.festivallagodicomo.it/
- 35MM SOTTO IL CIELO - piazza Martinelli, ore 21.30, ingresso a 7 sacchi, soci Arci 6 sacchi, over 65 e under 18 5 sacchi (non so cosa paghino i minorenni o gli anziani che sono anche soci Arci).
The social network (USA, 2010, 120 minuti) di David Fincher con Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Justin Timberlake, Armie Hammer e Max Minghella. Mark Zuckerberg, il ragazzo che sarebbe diventato il più giovane miliardario della storia creando il social network più usato al mondo, nel 2004 era uno studente di Harvard brillante ma con poche doti sociali. Lasciato dalla ragazza, schifato dai club più elitari e con un complesso d'inferiorità malcelato nei riguardi degli atleti, crea in una notte un software che preleva tutte le foto delle studentesse messe online dalle università e le mette a disposizione di tutti in rete, lo scopo è votare le più belle. L'applicazione fa il giro dei computer di tutta l'area e Zuckerberg viene multato per aver violato i sistemi di sicurezza. A quel punto però il suo nome è sulla bocca di tutti per l'impresa compiuta e due atleti appartenenti al club più importante del college lo contattano per chiedergli di realizzare la loro idea. Non solo Zuckerberg non lo farà ma prenderà i loro spunti per migliorarli e allargarli dando vita all'odierno Facebook. Da quel momento la battaglia legale per vedere riconosciuta la paternità di quella che dopo soli pochi mesi era già evidentemente una macchina da soldi non ha tregua.
NdA: la vera rivincita dei nerds! Recupera la proiezione acquazzonata di mercoledì scorso...
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