Buongiorno,
buon lunedì, o voi che v'arrestate a Como per l'agosto e che non avete raggiunto terre ove il sole s'orge ancora. Mi è stato chiesto di prendere una posizione riguardo una delle più futili questioni dell'estate, ovvero la lite telematica (e per ora univoca) tra Vasco RoZZi e Liga Büe. Ebbene, che dire? Non so: io mi occupo di musica... E in questo senso mi sorprende, ma mi piace anche scoprire che il sondaggio commissionato tra gli ascoltatori dalla BBC (ih, la bibbiccì, mica una radiodiggei qualsiasi) per scegliere i brani da "isola deserta" ha visto votata al primo posto non una hit di Amy Winehouse (il rischio, in codesti giorni, era fortissimo), non quel pezzo che t'aspetti bensì quello che vi posto come brano acconcio odierno:
http://www.youtube.com/watch%3Fv%3DZR2JlDnT2l8
Vacche magrissime oggi: c'è solo il fuori sacco che, però, mi permette di segnalare un emergente di spessore.
- CARROPONTE UNPLUGGED - Carroponte, via Granelli 1, Sesto San Giovanni (MI), ore 21.30, ingresso libero
Concerto di Dino Fumaretto. Nato alcuni anni fa come blogger, dopo un paio di autoproduzioni (Buchi e Pitocco), Fumaretto è arrivato alla prima pubblicazione per Trovarobato, e sta battendo con encomiabile impegno locali e circolini della Penisola, portando ovunque la sua musica, al tempo stesso ironica, disperata e folle. Ma anche, a tratti, formidabile. Il progetto nasce da una storia pirandelliana secondo cui Fumaretto, una sorta di filosofo dell'assurdità e del cinismo della vita attuale, a seguito del fallimento di oscuri progetti artistici, tende a isolarsi e a cantare solo a sé le proprie canzoni. Il solo Elia Billoni (questo in realtà il vero nome dell'artista esordiente) diventa l'interprete autorizzato dell'opera e del pensiero fumarettiano, di cui è l'unico portavoce riconosciuto. Fumaretto quindi non esiste, trattandosi di un personaggio letterario che consente al suo vero autore, Elia Billoni, tutti i margini di azione (e di protezione) di un interprete. Nel disco, così come dal vivo, Elia agisce come one man band, suonando il pianoforte con qualità tecnica ed energia, accompagnandosi sporadicamente con altre tastiere e armonica a bocca. Difficile fare il punto su queste canzoni, che raccontano storie minimali di quotidianità nevrotica: i blocchi psicologici di chi ha paura ad affrontare il mondo (Nella casa, Soffio di vento), i rimpianti che seguono le velleità adolescenziali (Fuck the world), le visioni distorte dei rapporti interpersonali visti da una prospettiva paranoide (Sogno d'appendice).
La poetica di Fumaretto è nera e alterata, e genera testi a volte insostenibili, che parlano di scorpioni immaginari che uccidono studenti e professori (Scorpione nero), di cani neri che ci mangiano la pancia (Altri sogni neri), di pulsioni omicide (Venite assassini, Omicidio), di disadattamento e disagi assortiti (Vita in ufficio, Mostra). Parlano di morte, e dello sberleffo con cui vorremmo essere capaci di accoglierla. Fumaretto / Billoni sfoggia un solido pianismo di estrazione classica, che in ogni istante può deragliare in aggressività punk, grazie alla velocità esecutiva e all'approccio fisico e rabbioso allo strumento. I testi claustrofobici sono al tempo stesso sarcastici e grotteschi, e sanno ribaltare la scena all'improvviso, strappando all'ascoltatore un sorriso amaro.
Opening act: Paolo Andreoni. Nasce artisticamente in Marocco e sopravvive tra le valli bergamasche e la bassa milanese. Nel 2009 pubblica il disco La caduta delle città del Nord. L'album d'esordio, ferocemente autoprodotto, viene selezionato dal Club Tenco ed è ospite delle serate de Il Tenco ascolta. Nel prossimo settembre uscirà il secondo disco del cantautore, Un nome che sia vento, un concept album su solitudine e libertà come i due lati della stessa medaglia. Il cantautore, che ha l'abitudine e il vizio di prendersi troppo sul serio, dopo la pubblicazione del disco lascerà l'Italia e uscirà di scena.
NdA: non si capisce se è una promessa o una minaccia...
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