GIOVEDÌ 19 GENNAIO (DOLLY PARTON DAY)

Piazza San Fedele (2° piano), ore 18, ingresso libero  
Manuela Moretti e Katia Trinca presentano il libro Inizia una vita, nasce una mamma - Guida per le neo-mamme di Como e Cantone Ticino. Con la prefazione di Silvia Vegetti-Finzi (Edizioni Geniodonna). Come cambia il corpo durante i novi mesi della gravidanza? E come si sviluppa la vita all'interno del grembo? Ma soprattutto: a chi e dove rivolgersi per ricevere informazioni, sostegno e aiuto durante la gestazione e i primi mesi con il bambino? A queste e ad altre domande intende dare una risposta questa piccola guida, che mette al centro non solo il bambino, ma anche la mamma, che deve iniziare ad affrontare le piccole e grandi difficoltà quotidiane che l'arrivo di un neonato comporta. In queste pagine, le neo-mamme - e i neo-papà - di Como e del Cantone Ticino troveranno tante informazioni di carattere pratico che sono state raccolte da una neo-mamma con il desiderio di porre l a maternità come punto cardine non soltanto per evidenziare la centralità che questo evento rappresenta nella vita di ogni donna, ma anche nella speranza di poter offrire un valido strumento per poter guardare più serenamente al futuro.

NdA: niente a che vedere con la Guida per le neo-mamme brianzole e altomilanesi...

Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 18.30, ingresso libero
La cospirazione delle colombe. Vincenzo Latronico dialoga con Antonella Grignola. È con questo giovane scrittore romano che viene inaugurata la nuova rassegna per portare a teatro non solo spettacoli, ma anche libri e autori. L'amicizia e la rivalità nel mondo della finanza, innanzitutto. Questo è l'oggetto con cui si confronta il nuovo romanzo di uno scrittore acuto nel leggere la realtà e profetico nel presagire il futuro: Vincenzo Latronico. La sua è un'opera a tesi che gioca a rovesciare il paradigma che governa il mondo in cui viviamo, la strategia della colomba può alla lunga risultare vincente, a patto che accetti di essere un po' falco. In una "Milano da bere" che è diventata una città  "da divorare" si confrontano, in un ritmo narrativo che ricorda quello di una partitura jazz, un albanese che ad Harvard "ha impara to la lezione" e il giovane rampollo di una famiglia del ricco nord-ovest. Chi vincerà?

NdA: chi arriva prima?...

Spazio Gloria, via Varesina 72, ore 21, ingresso a 8 sacchi con consumazione
Notte gitana. Proiezione del film Latcho drom (Francia, 1993, 103 minuti) di Tony Gatlif, intenso e travolgente documentario sui viaggi, le musiche e le danze dei gruppi gypsy provenienti da Rajastan (India), Egitto, Turchia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Francia e Spagna. Racconta il lungo percorso che dall'anno 1000 fino alla fine del 1900 il popolo zingaro ha intrapreso dal nord dell'India fino alla Spagna e la relativa evoluzione musicale che, raccogliendo tradizioni culturali musicali, trasforma la musica zingara, sfociando, alla fine, con il flamenco. Secondo film della trilogia che Gatlif ha dedicato ai gitani iniziata nel 1983 con Les Princes - L'uomo spezzato' e conclusasi con Gadjo Dilo - Lo straniero pazzo' del 1997. A seguire concerto acustico dei Muzikanti di Balval, una piccola orkestra balcanica, eterogenea, multiforme che raccoglie in sé musicisti di diverse orig ini e bagagli culturali di lontane provenienze. Fonte d'ispirazione primaria del loro genere è la musica Rom, espressione artistica di un popolo che sa riunire in una voce sola i diversi caratteri dell'Europa balcanica. I Muzikanti sono la realizzazione di un autentico incontro di culture, che si esprime in un linguaggio musicale originale, fantasioso, libero, vitale. Ritmi incalzanti, intervalli orientaleggianti e virtuosismi si alternano a melodie struggenti dal potere evocativo, in una combinazione di esotismo ed energia che emoziona ogni tipo di pubblico. Presentano per l'occasione il loro nuovo album Tuttifrutti, una raccolta di pezzi della tradizione Rom riarrangiati.

NdA: ...eeeeeee radio Tirana trasmetteh musiche balcaniche mentre...

Sala Civica, piazza Zampiero 1, Cadorago, ore 21, ingresso libero
Il colore dei soldi. Incontro con Fabio Silva, socio fondatore di Banca Etica, ora direttore della rivista Valori. Analizzerà e testimonierà l'incontro con tante realtà del nostro Paese, che cercano di resistere ai soprusi lavorando eticamente e legalmente nei territori dove lo Stato fa fatica ad arrivare.

NdA: qualcosa mi dice, quindi, che Paul Newman e Tom Cruise non c'entrino per nulla...

CineLario, via Lusardi 53, Menaggio, ore 21.15, ingresso a 5 sacchi
Il solista (Gran Bretagna / Usa / Francia, 2009, 117 minuti) di Joe Wright con Robert Downey jr. e Jamie Foxx
Nathaniel Ayers, finito in mezzo alla strada dopo essere stato dichiarato schizofrenico quando era iscritto all'università, coltiva un grande sogno: suonare al Walt Disney Concert Hall. Il suo talento come musicista é innato e quando fortunosamente incontra per la sua strada Steve Lopez, un giornalista che ha intenzione di aiutarlo a realizzare il suo desiderio, quasi stenta a crederci...

NdA: bellissima scelta per la ripartenza...
http://www.cinelario.com/

Via Corbetta, Cantù, ore 21.30, biglietti a 15 sacchi
La Compagnia Teatri Possibili presenta Don Chisciotte, diario intimo di un sognatore, progetto e regia di Corrado d'Elia, da Miguel de Cervantes, con Corrado d'Elia. Un palco, una sedia, un grande attore e un testo memorabile. Questo è teatro. Ed è al teatro, ai teatranti, ai sognatori ma non solo che Corrado D'Elia dedica la sua ultima opera, il Don Chisciotte, diario intimo di un sognatore,  un¹emozionante monologo che prende spunto delle avventure del famoso cavaliere spagnolo ma che spazia tra riflessioni sulla vita, l'amore, il tempo, il viaggio, la servitù, la pace e la guerra. Ogni pagina, ogni verso, ogni parola del testo di Cervantes può dare il via a un turbinio di pensieri su grandi temi, sorretto dalle parole di grandi autori come Gautier, Pessoa e Saffo, che si insinuano nel testo senza farsi riconoscere. Lo spettacolo, che vede in scena il solo straordina rio D'Elia, vestito da aviatore e circondato da libri appesi, alterna tre momenti: la rilettura e il racconto degli episodi più avvincenti del romanzo di Cervantes, con la fugace apparizione di tutti i celebri personaggi (dal divertente Sancho Panza all'amata Dulcinea), una meditazione su grandi temi e una sorta di diario di bordo, scritto dal protagonista e dal suo assistente nei mesi di preparazione dello spettacolo. Da questo diario di bordo si evince che il Don Chisciotte è uno spettacolo in divenire, che ogni sera e a ogni rappresentazione cambia, si evolve, si allunga o si accorcia, non è mai uguale al giorno precedente.È uno spettacolo che fa riflettere e invoglia gli spettatori a diventare o a ritornare quei sognatori che vengono continuamente evocati; è un richiamo a uscire dall'indifferenza che ci attanaglia, a unirci in un'utopica fratellanza e lottare per la pace. La scelta di costruire lo spettacolo intorno al personaggio di Don Chisciotte è soprattutto per la sua pazzia, evocata più volte da D'Elia, che dedica il suo spettacolo ai reietti, agli esclusi; lo stesso autore si chiede cosa sia questa pazzia, se nasca dal "seguire i propri sogni o seguire quelli degli altri". Il legame e l'oscillazione tra sogno e follia è il leitmotiv dello spettacolo e del romanzo, per la loro capacità di fondersi in maniera perfetta solo nei grandi uomini. Il tutto è condito da intermezzi musicali da brividi e da una lettera finale dell¹attore al suo "maestro", una lettera che è soprattutto un'eterna dichiarazione d'amore al suo mondo: il teatro. Grandi emozioni.

NdMdC: È il carattere naturale delle donne, questo ‹ disse don Chisciotte: ‹ disdegnare chi le ama e amare chi le aborrisce...
http://teatrosanteodoro.it/programma.html

All'unaetrentacinquecirca, via Fossano 20, Cantù, dalle 22, ingresso libero (con consumazione)
Concerto dei Mesedhertz. Il progetto  nasce un tardo pomeriggio autunnale del 2010, a Como, da un'idea di Davide "Larghis", autore dei testi del gruppo. Un embrione del gruppo già c'era, inconsapevolmente, ed era formato da "Larghis" (chitarra e voce), Fiasco (armonica e solo dopo si aggiungeranno le tastiere) e "MesedAnima" Fede (chitarra elettrica), amici di vecchia data che si divertivano a suonicchiare in territorio comasco, un po' dove capitava, tutti e tre poi membri dei futuri MesedHertz. I tre si avvalgono di esperienze musicali con la Steve Mancini Blues Band, dalle Marche, e con gruppi musicali folkloristici siciliani  che si porteranno dietro fino alla nascita del gruppo. L'allargamento avviene con la chiamata di Gabry Rezzonico (basso e contrabbasso), conosciuto qualche anno prima, Andrea "Gerry" (batteria e percussioni), dalla Brianza e Franco "Hurricane" Ferloni (ma ndolino, violino, cavaquinho, seconde voci), il piccolo del gruppo. Ed ecco nascere il nome MesedHertz, da un termine che in dialetto vuol dire ³casotto, miscuglio² (mesedozz), unito all'elettrcità del nostro suono. Le prime canzoni sono arrangiamenti di canzoni italiane famose, per fare un "rodaggio musicale" di tutti, che puntualmente vengono riproposte e che fanno riferimento a nomi come Fabrizio De Andrè, Massimo Bubola e altri. La voglia è quella di scrivere, arrangiare, creare, giocare e dar vita a canzoni nostre, il più possibile ³mai sentite². E per far questo, si cercano intorno a noi suoni blues e country, che non sono poi così lontano come sembrano. Nasce così il progetto originale MesedHertz, che ci vede esordire in teatro a Cremella, e che vede in pochi mesi passare il gruppo in molti locali del comasco, arrivando fino in alta Valtellina,e partecipare in giugno al concorso CerCoBand on video. Stasera presenteranno il primo EP...

NdA: un'altra abominevole band giuovanile...
http://www.lafrequenza.com