MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO
(TERRY JONES DAY)

La Settimana InCom di Alessio Brunialti
www.lasettimanain.com

MERCOLEDÌ 1 FEBBRAIO (TERRY JONES DAY)

Buongiorno,
ok, scusate se per una volta utilizzo questo mezzo per un messaggio strettamente personale a uno degli utenti della InCom, ok? Voi non leggete, andate oltre, sotto è pieno di bellissimi appuntamenti. A domani, grazie.

Caro Adriano,
ho letto oggi della tua lodevolissima intenzione di devolvere in beneficenza il cachet che ti verrà corrisposto per la tua attesissima partecipazione al bellissimo Festival di Sanremo. So che leggendo quello che ho scritto qui, ieri, sarai stato colto dal vago dubbio che io biasimassi il tuo pretendere quella cifra per apparire per qualche minuto davanti alle telecamere non considerando il grande apporto che tutto questo avrebbe dato alla società civile, alla risoluzione della crisi economica, alla pace del mondo e anche alle nuove conquiste spaziali. Non era, il mio, un biasimo personale diretto alla tua persona, bensì altro. Chiarito questo, so che stai attivamente cercando qualcuno a cui devolvere quel mucchio di danaro che duramente meriterai guadagnandotelo lavorando alacremente. Volevo, allora, sollevarti dall'imbarazzo permettendoti di sostenere La settimana InCom. Sai, qui le spese sono ingenti, la vita di redazione è sempre più dura : Lana ha appena abuto i tre gemelli e uno ha già quattordici anni e vuole iscriversi al college, mentre purtroppo il piccolo Luther ha contratto la quindicesima malattia a causa di un malfunzionamento della centrifuga e le spese mediche per lui sono ingenti. Inoltre, come sai, purtroppo io non guido e ho dovuto licenziare l'ultimo autista perché i suoi capelli - erano color carne - stonavano con il paesaggio dei monti lariani, ma pochi sanno guidare come si deve. Poi c'è la vita che facciamo qui, sempre in prima linea per diffondere notizie che altri definirebbero inutili, ma non tu, non tu che tutto sai e tanto guadagni donaci pure, non te ne devi vergognare. Grazie. Grazie. Te ne saranno grati tutti: Jablonsky, Mehmet, McRyan, Hsiu Ho, Pedersen, Iacobacci e... ho dimenticato qualcuno? Oh, sì, anche tu piccolo Timmy, ringrazia il signor Adriano, agita la stampella...

Ah, sì, un'ultima cosa: mi avevi chiesto un brano acconcio specifico. Come non accontentarti?
http://www.youtube.com/watch?v=I8P80A8vy9I

Immagine AL MUSEO ARCHEOLOGICO

Sala Barelli, piazza Medaglie d'Oro 1, ore 14.30, ingresso libero
Relazioni e scambi tra Mediterraneo e Centro Europa nell'Età del Ferro: il ruolo di Como: conferenza di Marina Uboldi.

NdA: nell'immagine un reperto dell'età del ferro, prima dell'età del vapore, molto, molto prima dell'età dell'appretto con il manico...

Immagine INCONTRI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE

Centro diurno comunale, via Volta 83, ore 15.30, ingresso libero
Questo pomeriggio Marta Comelio, operatrice culturale del Piccolo Teatro di Milano, terrà un'introduzione allo spettacolo Un Flauto Magico di Mozart con la regia di Peter Brook presentando le chiavi di lettura dell'opera e della sua messinscena.

NdA: con alcuni minuti dedicati a definire la sottile metafora dell'uccellatore...

Immagine CINEFORUM

Astra, viale Giulio Cesare 3, ore 15.30, ingresso con tessera
Nessuno mi può giudicare (Italia, 2011, 95 minuti) di Massimo Bruno con Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Caterina Guzzanti.
La trentatreenne Alice vive in una bella villetta di Roma Nord, ha un marito, un figlio di 9 anni e tre domestici extracomunitari. La sua vita sembra un sogno dorato ma si rivelerà ben presto un incubo. Suo marito, imprenditore nel ramo dei sanitari, muore in un incidente e il suo avvocato le spiega che è rimasta sul lastrico. A questo punto, per pagare almeno in parte i debiti lasciati dal marito, si trova costretta a licenziare i domestici e a vendere la casa. La sua nuova sistemazione consiste in un minuscolo appartamento nel quartiere del Quarticciolo, segnalatole dal suo ex domestico Aziz. Tuttavia, la vendita della villa è insufficiente per far fronte ai debiti, e così Alice decide di contattare Eva, una escort vista poco tempo prima durante una festa. Lo scopo di Alice è quello di guadagnare molto denaro in poco tempo e quindi, suo malgrado, intraprende la carriera di escort, aiutata da Eva. Dopo l'imbarazzo iniziale, il metodo inizia a funzionare, e Alice può, a poco a poco, ripianare i suoi debiti. Durante la sua permanenza al Quarticciolo però, Alice conosce Giulio, gestore di un internet point e se ne innamora. Tuttavia, la sua professione di escort costituisce un serio ostacolo alla loro storia d'amore, e così Alice decide di nascondergli la verità, raccontandogli di lavorare in un negozio Decathlon. Tutto sembra funzionare, fin quando Giulio non scopre Alice ed Eva a una festa di addio al celibato...

NdA: ...ma ora, dopo mesi tirando la cinghia e senza più ridefinire ogni trenta minuti i confini dell'età del consenso, sembra tutto così lontano e il film è invecchiato di botto...
http://www.cinecircolo.it

Immagine AL CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI

Auditorium, via Cadorna 4, ore 18.30, ingresso libero
Concerto Jazz con Joe Fonda nell'ambito del seminario tenuto dal musicista e dedicato a I piccoli ensemble del jazz americano. Con Joe Fonda (contrabbasso) suonano Carlo Morena (pianoforte) e Michele Salgarello (batteria). Artista affermato del jazz internazionale, Fonda si è esibito con il suo ensemble negli Stati Uniti, in Europa e Asia, collaborando con Anthony Braxton, Leo Smith, Archie Shepp, Ken McIntyre, Lou Donaldson, Bill e Kenny Barron, Randy Weston, Han Bennink, Xu Fengia, Curtis Fuller, Slid Hampton, Ramon Lopez, Carla Bley, Bobby Naughton, Bill Dixon, Gebhard Ullmann.

NdA: Jazz in the afternoon, questo è un sogno che si avvera...
http://www.conservatoriocomo.it

Immagine STAGIONE NOTTE

Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 20.30, biglietti a 20 sacchi posto unico (ovvero in palcoscenico)
Arca. Il teatro "multilingue" della compagnia internazionale Jogijo (Italia ­ Portogallo ­ Spagna). Spettacolo in lingua italiana, portoghese, catalana, tedesca, francese e inglese di Gerard Guix con Jordi Arques, Rui Pedro Cardoso e Stefano Panzeri. Una co-produzione Teatro Sociale di Como, La Sala Planeta de Girona e Espaço das Agunchieras.
Debutta stasera una singolare produzione della compagnia internazionale Jogijo (acronimo delle parole Joc ­ Gioco- Jogo nelle tre lingue madri dei componenti). Nata dall'incontro artistico di tre attori e un drammaturgo la compagnia di nazionalità italo ­ porto ­ catalana mette in scena spettacoli trilingue, prodotti "a distanza" grazie alle nuove tecnologie (Skype) e ai viaggi low cost che hanno dato vita ad un originale metodo di lavoro via web combinato con brevi e intense sessioni di prove "dal vivo". Negli spettacoli di Jogijo convivono le tecniche di tre attori con formazioni molto diverse, tre lingue con la stessa radice (italiano, portoghese e catalano) il tutto tenuto insieme da un testo drammaturgico costruito ed elaborato sulle improvvisazioni e le suggestioni teatrali degli attori. La compagnia ha al suo attivo lo spettacolo U, due, três che dal suo debutto nel 2009 al Teatre Laboratori de l'Institut del Teatre de Vic (Catalunya) gira per Spagna, Italia, Portogallo e Francia.  Ha vinto il premio speciale della guria alla XV Mostra de Teatre de Barcelona nel 2010 ed il prossimo giugno 2012 sarà presentato insieme alla nuova produzione presso l¹Université Stendhal di Grenoble in occasione del convegno Intercompréhension: compétences plurielles, corpus, intégration. Questa prima produzione, nata dall'idea originale e paradossale di uno spettacolo anti-tecnologico e quasi nostalgico sui giochi dei bambini, ha indagato l'uomo, le sue debolezze e le sue passioni, attraversando i sentimenti universali che emergono dai ricordi di infanzia, dalla nostalgia di casa e inaugurando un dialogo che presto abbatte la barriera linguistica (ognuno parla solo la sua lingua madre). E se in U, Due, Três si cercavano i punti di unione dei tre paesi di origine dei membri che formano la compagnia, ambientati poi in una cornice a met&agra ve; strada tra gioco e guerra, in Arca si parla dei flussi migratori da punti di vista diversi. L'Italia, il Portogallo e la Spagna sono stati paesi conquistatori, ciascuno in una sua epoca ha avuto un suo piccolo/grande momento di gloria in cui ha colonizzato e sottomesso altri paesi, altre culture. I tre paesi sono stati migranti in momenti di crisi e i loro popoli hanno intrapreso lunghi viaggi in cerca di lavoro, e nuove opportunità. Ora invece sono ricettori di immigrazione e si vedono obbligati a riformulare le proprie politiche (spesso obsolete) in materia. Questo è il punto di partenza di Arca. Tre traduttori, un italiano, un catalano e un portoghese, che lavorano presso il Consiglio Europeo di Strasburgo, mentre traducono nella propria lingua gli interventi dei rappresentanti di altri paesi, si vedono coinvolti in un conflitto di dimensioni catastrofiche che li obbligherà all'evacuazione dal pianeta. Allora, a bordo di una moder na arca, inizieranno un viaggio senza precedenti: quello narrato da Noè nel Vecchio Testamento. Negli spettacoli di Jogijo l'intercomprensione linguistica è al contempo il punto di partenza e l'obiettivo da raggiungere per i componenti/personaggi, ma anche per il pubblico in sala. Un lavoro che mostra quindi come le tecniche dell¹intercomprensione si integrino in un dispositivo scenico fondato sul pluralismo del linguaggio teatrale e sull'aspetto ludico della relazione tra attori e spettatori.

NdA: sol a moi vieninmént il frà poliglòta del nom de la rosa?
http://www.teatrosocialecomo.it

Immagine ALLO SPAZIO GLORIA

Via Varesina 72, ore 17.30 e ore 21, ingresso a 7 sacchi
La chiave di Sara (Francia, 2010, 111 minuti) di Gilles Paquet-Brenner con Kristin Scott Thomas, Mélusine Mayance e Niels Arestrup
Un film delicato ed intimistico, intenso e toccante su un episodio poco conosciuto dell'Olocausto. La notte del 16 luglio 1942 gli ebrei parigini vengono arrestati e ammassati al Velodromo d'Hiver, prima di essere deportati nei campi di concentramento. Sara ha solo dieci anni ma, al sentore dell'arrivo della gendarmeria, rinchiude il fratello minore nell'armadio della camera da letto, promettendogli che un giorno tornerà a riabbracciarlo. Sessant'anni dopo, la giornalista di origini americane Julia, trapiantata in Francia da più di vent'anni, riceve lincarico di realizzare un reportage sul vergognoso rastrellamento, che la conduce a un'inquietante scoperta: la casa in cui andrà ad abitare con il marito è la stessa in cui viveva proprio la famiglia di Sara. Convinta che la bimba sia sopravvissuta allo sterminio nazista, si mette sulle sue tracce, arrivando a cambiare prospettiva sulla nazione che l'ha adottata e su tutta la sua intera esi stenza.

NdA: e c'è anche il sequel, La serratura di Sara... (basso umorismo, lo so: non è colpa mia se sembra il titolo di uno di quei filmacci anni Ottanta con Serena Grandi post Tinto Brass...)
http://www.unaruota.it/xanadu

Immagine CINEMA DI QUALITÀ

Lux, via Manzoni 8, Cantù, ore 21.15, 5 sacchi
Pina (Germania, 2011, 106 minuti) di Wim Wenders con Pina Bausch
Il documentario, girato in 3D, è un tributo alla celebre coreografa tedesca Pina Bausch (1940-2009) con la sua compagnia di teatrodanza a Wuppertal. Nel 1985 Wenders assiste a Café Müller e ne rimane immediatamente ammaliato. Da allora nasce non solo una lunga amicizia tra il regista e la coreografa ma anche l'idea di fare un film insieme. Solamente nel 2007, dopo aver visto il film concerto U2 3D, Wim Wenders capisce che il 3D è la tecnica ideale per trasportare il teatrodanza sullo schermo. Il progetto inizia nel 2008 e prosegue anche dopo la morte di Pina Bausch, avvenuta nell'estate del 2009. È stato presentato fuori concorso alla 61ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino il 13 febbraio 2011. In Italia è stato presentato nella sezione Eventi speciali della 6ª edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

NdA: forse l'unico film che ha senso vedere in 3D...
http://www.cinelandia.it/cinema-di-qualita-cantu-lux.html

La Settimana InCom di Alessio Brunialti
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In collaborazione con: Eden Design, Solfo.
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