GIOVEDÌ 29 MARZO (ERIC IDLE DAY)

Centro diurno comunale, via Volta 83, ore 15.30, ingresso libero

Ultimo incontro del ciclo di letteratura inglese Innocenze perdute condotto da Marita Giglio. Protagonista di questo pomeriggio sarà lo scrittore Arnold Wesker e i suoi tre drammi che raccontano la perdita dell'identità di una famiglia tra il 1936 e il 1959.

NdA: politici presenti = 0

Circoscrizione 7, via Collegio dei dottori 9, ore 17, ingresso libero

La nascita della musica occidentale. Docente Luca Bassetto
Perché le note sono sette e hanno quei buffi nomi ? Cosa ci fa un Papa a dorso di mulo in mezzo alle alpi d'inverno? Se le note sono sette, com'è che i modi erano otto? Perché in altri paesi le note si chiamano con lettere e non con sillabe? Perché alcuni suoni sono a distanza doppia rispetto agli altri? Cosa c'entra Platone ? E Sant'Agostino ? E Carlomagno? Perché tranne in do maggiore c'è sempre almeno un suono a cui va aggiunto un suffisso strano? Le risposte a queste e altre affascinanti domande in una serie di incontri così appassionanti che stiamo pensando di dotare i partecipanti di Pocket-coffee. Imperdibile. Partecipate numerosi.

NdA: politici presenti = -1
http://www.updim.org/?p=1772

Piazza San Fedele (2° piano), ore 18, ingresso libero

Matteo molinari eIlaria Boderopresentano 250 chilometri di emozioni. Storia di una maratona estrema in mezzo al deserto(edizioni Zona ). Storia di un'avventura, storia di un'ultra maratona estrema - la famosa e affascinante Marathon des Sables - storia di una grande emozione. Matteo Molinari - triathleta, alpinista, dieci Ironman all'attivo - racconta pensieri e azioni giorno per giorno, in una sorta di diario di bordo in una delle maratone più dure e audaci del mondo. Non un semplice manuale su come affrontare la corsa - anche se all'interno vi sono istruzioni su come prepararsi ma soprattutto la grande emozione e il coinvolgimento mentale dell'atleta, i consigli degli esperti, gli errori e i piccoli e grandi successi. Molinari è nato a Como nel 1964. Atleta agonista, corre e gareggia sui 400 e 800 metri piani dal 1978 al 1989, è triathleta dal 1989 al 2010. Finisher Marathon Des Sables 20 01. Dieci Ironman all ' attivo. Due titoli italiani M aster T riathlon su lunghe distanze. Vice campione Italiano Triathlon Lungo a squadre assoluto 2003. Vari ultra trail all'attivo tra cui due Ultra trail CCC del Monte Bianco.

NdA: politici presenti = ma non scherziamo...

Via Cesare Cantù 17, ore 18, ingresso libero

In occasione dello spettacolo teatrale Milena ovvero la fortuna di vivere in un Paese che si preoccupa della morte di Morrisonl'attore Stefano Annonie l'autrice Maddalena Mazzocut-Mis, incontrano il pubblico in libreria.È una storia ispirata a vite vissute, ma è anche emblematicamente la storia di molti, di molte. È la storia di chi è costretto a lasciare la propria terra, il proprio mestiere, i propri amori, perché la politica, un improvviso cambiamento di regime, una guerra, lo costringono alla fuga, all'esilio. Il progetto teatrale è nato dalla necessità di raccontare una storia. O meglio, da differenti necessità di raccontare una storia che ne raccontasse molte altre.

NdA: politici presenti = non sia mai...

Teatro Sociale, piazza Verdi 1, ore 20.30, biglietti a 27 sacchi(platea e palchi), 19 sacchi (IV galleria, parapetto), 17 sacchi (IV galleria ranghi), 17 sacchi (V galleria, parapetto) e a 13 sacchi (V galleria ranghi)

L¹insostenibile leggerezza di Marina Thovez (da Milan Kundera) con Marina Thovez e Mario Zucca. Regia di Marina Thovez, scene di Nicola Rubertelli. Produzione Ludus in fabula
Tereza e Tomas si muovono in un labirinto senza via d'uscita, come topi in gabbia, spiati e costretti in un percorso obbligato, quello del regime stalinista, che censura ogni movimento. Frontiere sbarrate, mezzi d'informazione che diventano mezzi di disinformazione, scuole chiuse, intellettuali in galera o sottoterra. Questa è la punizione per quella bellissima città che con la sua Primavera stava cercando di riportare il socialismo verso gli ideali di umanità sotto cui era nato. L'attenzione si focalizza sul gruppo noto come il "Quartetto di Kundera" (composto da un chirurgo, la sua compagna, l'amante-pittrice e un professore universitario), i cui personaggi vengono seguiti nelle loro vite fino alla fine. L'esistenza e le scelte che ognuno compie appaiono irrilevanti, e in ciò risiede la loro leggerezza. Il contrasto tra questa sfuggente evanescenza della vita e la necessità umana di rintracciare in essa un signi ficato si risolve in un paradosso insostenibile. L'esercizio del pensiero è il più grande strumento di libertà che abbiamo. Perché la dittatura ­ quella esplicita di un regime militare o quella subdola di un dolce imbarbarimento progressivo ­ non ci tolga ogni facoltà di pensare.

NdA: politici presenti = sotto 0. Qualcuno, per cortesia, può essere così gentile da illustrare a quei candidati che ne facessero richiesta il misterioso funzionamento di questo ameno palazzo frequentato dai pochi?...
http://www.teatrosocialecomo.it

Piazzetta Lucati 1, ore 21, ingresso libero

Presentazione dell'edizione critica, pubblicata dall'Università  di Milano, della partitura manoscritta conservata dalla Biblioteca comunale di Como de La regina Floridea, opera del 1670  di  F. Rossi, L. Busca, P.S. Agostini, a cura diCarlo Lanfossi (Stony Brook University, NY, Usa) InterverrannoDavide Daolmi (Università degli Studi di Milano) eOscar Tajetti(Presidente nazionale dell'Amis - Antiquae musicae italicae studiosi).

NdA: politici presenti = nessuno, nessuno, centomila nessuno. E poi questa è davvero cultura musicale: cheppalle, vero?...

Palazzo Beauharnais, via Mazzini 39, Pusiano, ore 21, ingresso libero

Prima data italiana per il cantautore statunitense John Fullbrightaccompagnato dal chitarrista Andrew Hardin. John Fullbright è un talento eccezionale e questo concerto sarà il primo di una serie di eventi dedicati al centenario di Woody Guthrie. E proprio da Okemah, città natale di Guthrie arriva questo straordinario giovanissimo cantautore: John Fullbright. Ha iniziato anche lui esibendosi da solo, chitarra e armonica, incendiando tutti i saloon e i pub dell'Oklahoma e in pochissimo tempo si è fatto un nome e una reputazione anche tra i colleghi songwriter più grandi di lui, che sono rimasti impressionati dalla capacità di questo ventenne di scrivere canzoni senza tempo come se vivesse in un'epoca storica molto lontana dalla sua. Slaide Cleaves, affermato cantautore di Nashville, dice di lui: "... è abbastanza chiaro che John è una delle più talentuose giovani pistole i n circolazione. A volte penso che l'arte del fare canzoni - utilizzando personaggi, storia, linguaggio, melodia per creare qualcosa che possa restare a lungo - è un'arte di fuga, praticata solo da vecchi parrucconi come me. È bello vedere qualcuno di 21 anni entrare in questa tradizione e mantenerla viva e fresca". Altri illustri colleghi hanno speso parole e paragoni importanti nei suoi confronti a cominciare da Kevin Welch, Greg Trooper e Jimmy LaFave che l'ha accolto sotto la sua egida. Fulbright arriva per la prima volta in Italia e in Europa, accompagnato da una leggenda della chitarra acustica, Andrew Hardin, una vita passata al fianco di Tom Russell e ad altri grandi songwriter come Jimmy LaFave e Dave Alvin. Camicia a scacchi, faccia da ragazzino, jeans slavati e gli inseparabili cowboy boots che portano i segni dei km percorsi sulla strada e della polvere del West, Fullbright ci presenterà il suo primo disco di studio dal titolo From the ground up che sarà pronto proprio in occasione del suo tour europeo. Il suo primo album era un live registrato al Blue Door di Oklahoma city, chitarra, voce e armonica. Un biglietto da visita straordinario che conferma la capacità di questo giovanissimo folksinger di scrivere waltzer in bilico tra Dylan e Hank Williams, venate di blues, old time country e jazz. Con un po' di immaginazione si riesce anche a sentire una vecchia puntina gracchiare sul piatto del disco e il sapore del tabacco mischiato a quello del whiskey. Fullbright suona anche la fisarmonica e il pianoforte e la notte, ancora oggi, è facile trovarlo fuori da una stazione di servizio di Okemah a improvvisare con vecchi amici o qualcuno appena incontrato in un bar, canzoni del suo mentore Townes Van Zandt, Hoyt Axton e Leonard Cohen, di cui ha ripreso la meravigliosa Hallelujah nel suo disco dal vivo. Per i suoi 100 anni Woody Guthrie non poteva ricevere regalo più bell o: dalla sua Okemah, poco più che ventenne, John Fullbright è più di una grande promessa che tiene viva la musica folk e i suoi ideali.

NdA: poi ci son sindaci pazzi, tipo questo (posso dirlo perché tanto non voto lì, in tutti i sensi), che danno fiducia a cantautori (la schiuma della terra) per portarne altri...
http://www.johnfullbrightmusic.com

Centro servizi volontariato, via Col di Lana 5, ore 21, ingresso con tessera del Cinecircolo del Coordinamento Comasco per la Pace che costa solo 3 micragnosi sacchi

Pranzo di ferragosto (Italia, 2008, 75 minuti) di Gianni Di Gregorio, con Gianni Di Gregorio, Valeria de Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Cali e Grazia Cesarini Sforza.
Gianni ha un lavoro: occuparsi dell'anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell'afa estiva Alfonso, l'amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l'estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. L'accordo non prevede però l'arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l'amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza "mamma abbandonata" quando l'amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di p otergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte. A seguire dibattito conRoberto Cattaneo dell'associazione Ada.

NdA: eh, questo magari qualche politico l'ha visto perché se ne parlava in grandi trasmissioni di spessore culturale (tipo L'Italia sul Due o La vita indiretta. NON HO sbagliato a scrivere l'ultimo...)

Sala civica, via Roma, Cremnago, ore 21, ingresso con tessera associativa dell'associazione Cinercircolo olocriceniC a 3 miseri sacchi

Paranoid Park (Usa, 2007, 90 minuti) di Gus Van Sant con Gabe Nevins, Daniel Liu, Jake Miller, Taylor Momsen e Lauren Mc Kinney
Alex ha sedici anni e frequenta il liceo a Portland. Un giorno un amico lo invita ad andare con lui a Paranoid Park, luogo malfamato della città in cui si confrontano i più abili esperti in materia di skateboard. Una notte, proprio presso il parco, Alex uccide accidentalmente un agente. Decide di continuare la sua vita senza dire nulla a nessuno.

NdA: altro che movida... Ah, sulla movida ho sentito cose che voi umani... In buona sostanza vien voglia di unirsi alle torme di ggiuovani indigeni che funestano il chilometro dell'ignoranza stordendosi per dimenticare...

CineLario, via Lusardi 53, Menaggio, ore 21, ingresso a 5 sacchi

Si conclude la rassegna conl il film Rupi del vino (Italia, 2009, 54 minuti) di Ermanno Olmi con Daniele Romeri, Simone Murada, Alessandra Murada e Giulia Murada.
La Valtellina, le sue tradizioni le sue vallate, le sue coltivazioni, i suoi vigneti sulle rupi e tutto quello che in quelle terre è prodotto dall'uomo per l'uomo. Dopo Terra Madre continua la seconda (o forse è meglio dire terza) vita cinematografica di Ermanno Olmi, lontano dal cinema di finzione e vicino ai documentari. Di nuovo un tema agricolo, da sempre un pallino del regista, e di nuovo qualcosa di stranamente più di un documentario. Tra continue citazioni di frasi appartenenti a nomi illustri che si sono espressi sulle rupi della Valtellina, immagini dall'elicottero dei monti coltivati a terrazze e piani ravvicinatissimi degli acini e delle colture, mani che scavano e volti cotti dal sole, in Rupi del vino non ci sono considerazioni che non vengano dalle immagini. Nonostante un profluvio di parole utilizzate per descrivere e incensare le proprietà della vallata, il vero succo viene dalle immagini. Ci saranno migliaia di inquadratur e in Rupi del vino, una furia descrittiva che compone un film dove in ogni scena la natura ha nettamente più importanza dell'uomo, dove esso appare sempre di passaggio di fronte all'eterna fissità dei monti, delle nuvole e dell'erba. Senza dover essere necessariamente ambientalisti o iscritti a Slow Food la visione che Olmi dà delle campagne (che più che essere le reali campagne sembrano le sue campagne interiori) è superiore a qualsiasi realtà. Se Terra Madre, dopo aver parlato a lungo degli omonimi convegni, sceglieva di destinare gli ultimi 20 minuti a un racconto muto della coltivazione, penetrando con quelle immagini più a fondo di quanto avessero fatto tutti i discorsi precedenti, Rupi del vino al contrario alterna parola e immagine, con una smaccata preferenza per la seconda, senza descrivere un processo in particolare e senza eccedere in descrizioni dell'uva ma sostando di più su ciò che gli è intor no. Non si tratta solo di riprendere quelle zone ma di fare delle precise scelte su quali elementi del paesaggio mettere in primo piano anche se si trovano nello sfondo. Al termine della proiezione  una simpatica sorpresa enologica per tutti gli spettatori (now we're talking!).

NdA: eh, questo magari qualche politico ci potrebbe venire perché si beve, ma qui non si vota, quindi gniènte...
http://cinelario.com/cineAutore.php

Teatro Fumagalli, via San Giuseppe 9, Vighizzolo di Cantù, ore 21
The tree of life (USA, 2011, 139 minuti) diTerrence Malick conBrad Pitt,Sean Penn,Jessica Chastain eHunter McCracken.

Il film parla dell'evoluzione di Jack O'Brien, un ragazzo del Midwest, e dei suoi fratelli. Il padre dà ai figli un'educazione severa per insegnar loro ad avere successo nella vita. La madre, invece, fa conoscere loro il valore dell'amore e dei sentimenti. Nella mente di Jack i due genitori simboleggiano la Natura (la forza talvolta brutale del padre) e la Grazia (la purezza dell'amore della madre). Gli O'Brien sono una famiglia texana di ceto medio e rigorosamente cattolica degli anni Cinquanta. Il padre di Jack pretende da lui cose che solo gli adulti dovrebbero fare. Egli litiga spesso con il figlio e con la moglie, accusandola di essere una madre poco severa. Jack dopo un po' di tempo rinnega l'esistenza di Dio, desidera la morte del padre e inizia un percorso interiore confuso. La morte del fratello alla prematura età di diciannove anni non fa altro che aumentare il suo stato di angoscia e incertezza. Da adulto Jack è un'anima persa nel mondo mode rno. Egli è spinto a capire il senso della vita e così vaga per il mondo in cerca di risposte.

NdA: ah, qui mi piacerebbe veramente vedere cosa susciterebbero, nel wannabe sindaco, queste due orette e spicci di conflitti familiari, sensi di colpa e brontosauri...

Spazio Gloria, via Varesina 72, ore 21.30, ingresso a 6 sacchi con consumazione (dopo le 22.30 ingresso gratuito)

Anni Ottanta Vs. anni Novanta. Proiezione video dei Depeche Mode Vs Nine Inch Nails. A seguire djset di CianotikVs Kaukonen. Inoltre, esposizione di consolle d'epoca e un torneo di videogiochi sul grande schermo.
NdA: Circolo Arci Xanadù, salvati tu che nessuno ti salva più (sad but true, sad but true)...
http://www.unaruota.it/xanadu/

All'Unaetrentacinquecirca, via Fossano 20, ore 21.30, Cantù, ingresso libero (con consumazione)

Aimlive e ospiti. I lombardi Aim, trio di cui fanno parte i fratelli gemelliMarcoeMatteo Camisasca, rispettivamente basso e batteria, e il cantante e chitarristaMarco Fiorello, appartengono hanno realizzato un interessante ibrido, a metà strada tra le coltri di suono più morbide e avvolgenti di area shoegaze, il rock aereo dei Sigur Rós e qualche tentazione di apertura melodica mainstream in odore di Coldplay.

NdA: no, perché i ggiuovani ci han bisogno di spazi...

Cinema Teatro, via Dante 3b, Chiasso, ore 20.30, ingresso libero

NdA: eh, povero Eugenio... Stattene in Isvizzera tu che puoi... (l'anno scorso il trentennale della scomparsa è passato più inosservato dell'uomo invisibile che cammina in una notte buja...)

Centro polivalente c/o Barycentro, piazza Cofalonieri 4, Costa Masnaga, ore 21, ingresso libero

Musica & cinema di ricerca in un liveact che mette in relazione la musica delBootstrapTriocon i film del laboratorio MO diBruno MunarieMarcello Piccardo. SuonanoSimone Mauri(clarinetto basso),Marco Conti(basso elettrico) eSamuel Elazar Cereghini(batteria & steel drum).

NdA: questa, poi, musica & cinema? Ma come osate?... Scusate eh, so di essere stato caustico per l'intera InCom, ma davvero ieri ho sviluppato diverse serie di tic mentre ascoltavo. Ah, naturalmente mi riferisco a tutti i candidati... tranne te... tranne te... tranne te...
htto://www.bootstraptrio.com