“La fiera rappresenta una vetrina per il prodotto italiano, non solo moda ma anche artigianato, enogastronomia, turismo. L'idea che ci spinge” dice Sara Valtorta, titolare dell'azienda “è quella di inserire Bergamo in un contesto internazionale di alto livello e di presentare la città a un mercato già orientato verso il prodotto Italia. Dal 2006 abbiamo ottenuto grandi risultati: l'azienda è in crescita e i nostri servizi sono già disponibili a livello internazionale a Londra e presto a Parigi. Resta l'amarezza nel vedere Bergamo in secondo piano, sorpassata dalle vicine Milano e Brescia, che non perdono occasione per rilanciare le proprie risorse”.
Dolce Vita porta avanti una campagna estera di grande importanza, che punta a promuovere Bergamo, i suoi tesori artistici, culturali, naturali, le riserve enogastronomiche e la produzione artigianale.”La passata edizione della fiera ha portato un riconoscimento significativo, una citazione dell'azienda sul National Geographic Traveler inglese, che di fatto è diventata la presentazione di Bergamo come “a New Gate to Italy”, una nuova porta per l'Italia. “Stare a contatto con il pubblico internazionale, che chiedeva stupito dove fosse Bergamo, pensando di trovarsi di fronte alle foto di una cittadina toscana, ci ha fatto toccare con mano quanto la nostra area sia poco conosciuta, anche in una città come Londra da cui è facilissimo arrivare a Bergamo. Per questo abbiamo deciso di ripetere l'iniziativa aprendola ai nostri partner, che già condividono la nostra filosofia, e tutte le realtà pubbliche e private che avessero intenzione di partecipare portando Bergamo all'estero.”
A proposito delle adesioni al progetto, due i partner storici di Dolce Vita, Promoisola per il pubblico, e l'Hotel S. Rocco di Scanzorosciate per il privato, hanno già aderito con entusiasmo. Le Istituzioni tacciono.
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