Con le belle giornate, il clima finalmente mite e una contagiosa aria di festa, Pasqua è il momento giusto per regalarsi una vacanza in Repubblica Ceca. Per tuffarsi in una natura vestita di nuovo, assistere a rituali di ieri, assaggiare leccornie di stagione, respirare atmosfere uniche, approfittare di un vivace calendario culturale, rivivere il passato e godere il presente assecondando il proprio desiderio di sport all'aria aperta o al contrario di relax assoluto… Sono tante le sorprese che la Repubblica Ceca riserva a chi sceglie di trascorrervi la Pasqua. Eccone qui alcune.
UN GIRO TRA LE BANCARELLE. PER ACQUISTARE, PER IMPARARE Forse meno noti di quelli natalizi ma certamente altrettanto suggestivi e sgargianti, i mercatini di Pasqua affollano le piazze di città e villaggi un po' in tutto il Paese. Nella capitale - animata per l'occasione anche da danze e musiche popolari - sono in calendario dal 20 marzo all'11 aprile, nella piazza della Città Vecchia e in piazza Venceslao. Tra gli stand si trovano souvenir e prodotti tipici pasquali ma anche diverse occasioni di partecipare a laboratori a tema, come quelli che insegnano per esempio a decorare le uova pasquali secondo una tradizione antica o a intrecciare il tipico frustino di vimini detto pomlazka.
A Znojmo, in Moravia meridionale, l'appuntamento è invece dal 29 marzo al 4 aprile. Un ricco programma di festeggiamenti, che prevede tra gli altri i caratteristici mercatini di Pasqua con artigianato locale, numerosi eventi culturali e animazione per bambini, dà il benvenuto alla primavera. E non manca nemmeno un tocco di «mistero», grazie a speciali visite dei sotterranei della città, organizzate soprattutto per i bambini ma non solo (www.znojmocity.cz).
Oltre che a visitare i suoi mercatini pasquali, Cesky Krumlov, gioiello Unesco della Boemia meridionale a buona ragione ribattezzata «piccola Praga», dal 1° al 5 aprile invita anche ad assistere alle rappresentazioni teatrali ispirate a episodi del Vangelo e in programma nei giardini del suo monastero (www.ckrumlov.info).
UN TUFFO NEL PASSATO
A prestare la loro elegante scenografia a eventi, celebrazioni e iniziative pasquali sono anche numerosi castelli e antiche dimore della Repubblica Ceca. Tra tante, il castello di Krivoklat dal 3 al 5 aprile ospiterà la «Pasqua ducale»: mercatini a tema, concerti, Santa Messa e spettacoli teatrali (www.krivoklat.it). Anche al castello di Buchlov, nello Slovazko, a fare da cornice ai mercatini di Pasqua, in calendario il 4 e 5 aprile, saranno numerosi eventi culturali (www.hrad-buchlov.cz).
Ma il passato, con tutte le tradizioni e usanze pasquali, rivive soprattutto nei musei all'aperto del Paese. In particolare a Prerov nad Labem (www.polabskemuzeum.cz), in Boemia centrale, dal 21 marzo al 10 maggio sarà allestita una mostra plein-air che suona anche come un irresistibile invito: «Primavera in campagna»…
DUE RUOTE NEL VENTO, DI PRIMAVERA
Detto fatto. Per vivere al meglio la primavera nella campagna ceca, ora più rigogliosa e invitante che mai, non resta che inforcare la bicicletta e lanciarsi con le due ruote nel vento. A caccia di paesaggi verdissimi, borghi pittoreschi, scorci da cartolina e, perché no, mercatini di Pasqua. Imperdibili le bancarelle d'epoca allestite il 3 aprile al castello di Veltrusy, circondato da un grande parco punteggiato di splendidi bersò e attraversato da una pista ciclabile internazionale, la Praga-Dresda (www.zamek-veltrusy.cz).
CLASSICA O CURIOSA, A OGNUNO LA SUA PASQUA
Anche a Pasqua ce n'è davvero per tutti i gusti in Repubblica Ceca. I tradizionalisti trovano ad attenderli le immancabili rassegne di musica classica e a tema. Non c'è che l'imbarazzo della scelta, dal concerto pasquale con musica barocca di Vivaldi in programma il 2 aprile al teatro Stavovske divadlo (www.narodni-divadlo.cz) di Praga al Festival pasquale di musica spirituale in calendario dal 28 marzo all'11 aprile in tre chiese di Brno (www.mhf-brno.cz).
Senza ovviamente dimenticare il Festival pasquale di Praga: nove concerti nella chiesa dei Santi Simone e Giuda e nella Sala concerti di Smetana della Casa Comunale, dal 3 al 14 aprile (www.fok.cz). Per i curiosi è invece da mettere in agenda una visita al Museo dei record e delle curiosità di Pelhrimov, che dedica alla Pasqua una speciale sezione dove ammirare per esempio un uovo decorato unico, composto da migliaia di fiammiferi e una serie di insoliti frustini pasquali - i tipici pomlazka - minuscoli o grandissimi (www.dobryden.cz).
…PURCHE' NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE
Proprio i pomlazka sono il simbolo della tradizione pasquale ceca, che culmina nel giorno di Pasquetta. L'usanza vuole che ragazzi e uomini solletichino simbolicamente amiche, mogli, fidanzate, sorelle, vicine di casa o compagne di classe con una frusta intrecciata con ramoscelli di salice, la pomlazka appunto. Forse il rituale non risulta particolarmente gradito alle signore, ma per lo più non si lamentano, forse consapevoli del fatto che in alcuni casi alla frusta si sostituisce un secchio d'acqua gelida o forse per l'antica convinzione che le frustate pasquali garantiranno loro bellezza e giovinezza per il resto dell'anno…
La prospettiva pare essere tanto allettante non solo da non sottrarsi alla “tortura” ma da esprimere persino gratitudine omaggiandone l'autore con un fiocchetto da legare al frustino, uova decorate e dolcetti! Ma la tradizione pasquale in Repubblica Ceca sa essere anche molto, molto dolce.
Al periodo appartengono alcune delle specialità più golose della gastronomia ceca, leccornie che non si possono gustare in nessun altro periodo dell'anno. Come il beranek (un agnello ricoperto di zucchero o di glassa al cioccolato), la jidase (treccia dolce che simboleggia la corda con cui si impiccò Giuda), il mazanec (piccola pagnotta di pasta lievitata), il pernik (pan di zenzero) e il bozi milosti (che si traduce letteralmente «Grazia di Dio» ed è un dolce fritto e zuccherato).
E poiché, come detto, Pasqua è anche un inno alla nuova stagione, in questo periodo in tavola non può mancare il minestrone di verdura primaverile e nella farcitura del pollame sono protagoniste giovani, tenere ortiche.
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