È nata una stella
«Canto il Natale»

La voce di Rebecca Salsini, 15 anni, di Senna Comasco accompagna l’inaugurazione dell’albero della “Città dei Balocchi” l’8 dicembre

Giovedì 8 dicembre, festività dell’Immacolata, sarà un momento speciale per la “Città dei Balocchi”: alle 17 si accenderanno l’albero di Natale, Villa Bernasconi e le illuminazioni del Borgo, in concomitanza con la tradizionale festa in via Cinque Giornate (“A spasso con Babbo Natale”) organizzata dall’Associazione Amici di Cernobbio. Tra i protagonisti assoluti della giornata c’è una giovanissima artista dalla voce d’oro, Rebecca Salsini, 15 anni. Già lo scorso anno la sua performance, nell’accompagnare l’accensione dell’albero della Città dei Balocchi, ha fatto pensare: «È nata una stella». Musicista completa, studentessa del Liceo Linguistico a Cantù, Rebecca risponde ad alcune domande de La Provincia. Accanto a lei è presente il suo babbo, il signor Andrea Salsini.

Rebecca, come stai preparandoti all’esibizione alla Città dei Balocchi? Hai scelto tu la canzone? Puoi anticiparci che cosa canterai?

Sono davvero molto emozionata per questa esibizione (alle ore 17.30, ndr), anche se ho avuto l’onore di cantare già altre volte per la Città dei Balocchi. Quando si accende l’albero è il momento in cui si apre la festa, quindi mi è stato affidato un compito importante. Cosa canterò? Sicuramente “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey (uscita nel 1994, ormai considerata un inno del Natale, ndr), poi alcuni brani del repertorio natalizio e un mio inedito.

Rebecca, accennavi al fatto che sei non vedente. Come “vedi” la magia del Natale? «Secondo me il Natale è anzitutto quella festa riconosciuta in tutto il mondo che permette di esprimere la bontà che si trova all’interno di noi. Non vedo gli addobbi, ovviamente, ma riesco a immaginarli e avverto, in questa festa così intensa, un sentimento di protezione, di crescita»

Rebecca, componi canzoni?

Sì, anche in tedesco. Per ora le tengo nel cassetto, poi si vedrà. Mi piace scrivere canzoni e anche comporre la musica. Suono il pianoforte da quando sono piccola.

Ma sei giovanissima. Quando hai cominciato?

Suono e canto dall’età di cinque anni. Ascoltavo la musica, non avevo difficoltà a imparare velocemente i testi. (Papà Andrea aggiunge: «A cinque anni, davanti al nonno, ha cantato “Mamma son tanto felice”, resa celebre da Pavarotti!»).

Parlaci un po’ di te. Com’è la tua giornata?

Frequento la II Liceo Linguistico a Cantù, una scuola che mi piace molto. Anche se sono una ragazzina non vedente, mi integro molto bene con i miei compagni e le attività di classe. Mi sembra una scuola molto valida. Non ho problemi con lo studio. La mia materia preferita è il tedesco (Rebecca ha raggiunto il “10” nelle valutazioni dei docenti, ndr), al punto che scrivo canzoni in questa lingua, come dicevo.

Pensi di studiare canto e musica?

Mi piacerebbe portare avanti la mia passione per la musica, fare la cantante - dice Rebecca - . Ma anche studiare Medicina.

Sei figlia unica?

No, ho una sorellina che si chiama Clarissa, ha 9 anni, fa la quarta elementare e gioca a calcio.

Rebecca, poco fa accennavi al fatto che sei una ragazzina non vedente. Come “vedi” la magia del Natale?

Secondo me il Natale è anzitutto quella festa riconosciuta in tutto il mondo che permette di esprimere la bontà che si trova all’interno di noi. Non vedo gli addobbi, ovviamente, ma riesco a immaginarli e avverto, in questa festa così intensa, un sentimento di protezione, di crescita.

Come trascorrerai le Feste, quest’anno?

Con la mia famiglia, mamma Silvia, papà Andrea, mia sorellina e i nonni. Franco e Stefania sono quelli materni, mentre Alida e Remo i nonni paterni.

Esprimi un desiderio, Rebecca, in prossimità del Natale. Che sogno vorresti che si realizzasse per il tuo futuro?

Vorrei riuscire nel mondo della musica - conclude la giovanissima musicista , residente a Senna Comasco -, avere l’opportunità di esibirmi in luoghi importanti, così da poter far sentire a più gente possibile le mie canzoni.

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